La missiva desidera restare anonima, ma rappresenta il pensiero e lo spirito di tutte le battaglie che quotidianamente portiamo avanti per i colleghi, costretti a lavorare in condizioni disastrose. Nello scritto, infatti, sono elencate le innumerevoli difficoltà in cui versano le forze dell’ordine – dai problemi di carattere logistico e organizzativo a quelli sempre più difficile da combattere di carattere ideologico, ma anche sulla carenza di strutture di mezzi e di personale – che aumentano di intensità in un momento storico in cui l’allarme terrorismo è ai massimi livelli e la sicurezza interna del Paese diventa una priorità.
Sono elencati anche tutti gli episodi e le carenze che si riscontrano nell’area di Ferrara: dalle contestazioni di Gaibanella – in cui il sindaco di Ferrara apostrofò le forze dell’ordine come “incapaci di assicurare il confronto democratico” -, all’episodio delle due vigilesse minacciate durante un pattugliamento, per finire con la ben nota carenza di organico, di mezzi e di strutture.
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Il Resto del Carlino
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