Quaranta colleghi feriti, una mattanza tra Napoli e Milano

Quaranta colleghi feriti, una mattanza tra Napoli e Milano

Quaranta colleghi feriti nel giro di poche ore, da Napoli a Milano. Una mattanza intollerabile e inaccettabile in un Paese dove le tensioni sociali e i problemi di ordine...
Quaranta colleghi feriti nel giro di poche ore, da Napoli a Milano. Una mattanza intollerabile e inaccettabile in un Paese dove le tensioni sociali e i problemi di ordine pubblico si scaricano costantemente sulle Forze di Polizia per colpa di una politica e di una societa’ incapaci di trovare soluzioni reali, buoni soltanto a fare chiacchiere sulla pelle di chi, come i Poliziotti, rischia ogni giorno la vita.
L’assalto alla Questura di Napoli, nella sede di via Galileo Ferraris, da parte di una trentina di extracomunitari che si sono visti negare la concessione del diritto allo status di asilo politico, e’ stato un vero e proprio raid, dove i colleghi hanno davvero rischiato grosso. In tutto venti Poliziotti feriti.
Nel milanese, invece, si sono verificati violenti scontri tra colleghi e ragazzi eccitati da alcol e droghe consumati nel rave party che si stava svolgendo a Cusago. Anche qui una ventina di Poliziotti feriti, soprattutto dei Reparti Mobili di Milano e Torino.
Ogni giorno in Italia un Poliziotto va al lavoro lasciando a casa i propri affetti e sapendo che potrebbe non tornarci piu’, tutto questo per 1.300/1.400 euro al mese. Basterebbe questo per far capire a chi ha responsabilita’ di Governo che noi non siamo impiegati pubblici come tutti gli altri, che non possiamo avere le stesse retribuzioni di chi sta al calduccio in ufficio e che non e’ possibile immaginare “nonni in divisa”. In questi giorni stiamo combattendo, a Roma e su tutto il territorio nazionale, proprio per ottenere il riconoscimento della Specificita’ della professione, diventata Legge dello Stato dopo una trentennale ed esclusiva battaglia del sindacato autonomo. La nostra mobilitazione ha prodotto gia’ importanti risultati, ma molto resta ancora da fare. Noi del SAP non molliamo mai. Lo dobbiamo soprattutto a chi in queste ore si trova a casa o in ospedale con addosso i segni delle ferite causate da chi pensa che la violenza sia l’unica possibilita’ di avere ragione…


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