In data 23 settembre 2021 presso la “sala Tarantelli” di Palazzo Vidoni, sede del Ministero per la Funzione Pubblica, sono proseguite le attività di confronto per il rinnovo dell’accordo con le parti sindacali, relative alla parte normativa del rinnovo contrattuale del triennio 2019-2021.
Ha presieduto la seduta, come di consueto, il Capo Dipartimento della Funzione Pubblica Dr. Eugenio Gallozzi. Presenti anche le rappresentanze del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
La riunione è iniziata con la disamina degli articoli che sono stati oggetto di confronto nell’assemblea precedente. Il S.A.P. si ritiene, in parte, soddisfatto dal fatto che la P.A. ha recepito e, quindi, modificato alcuni articoli innovativi che andranno ad arricchire il quadro normativo relativo alle tutele e alle opportunità dei colleghi.
Ne è prova, il fatto che la Parte Pubblica ha inteso accogliere la nostra tesi per quanto concerne la tutela delle così dette vittime di violenza di genere. Specificatamente nella parte in cui si prevede un’adeguata normativa in termini di salvaguardia della privacy. Punto, questo, ritenuto imprescindibile e pregiudiziale per il SAP, onde evitare che venga tradita la ratio sulla protezione dell’anonimato da una conosciuta, farraginosa e molto spesso arcaica, macchina burocratica.
Rispetto alla norma sulla genitorialità, abbiamo apprezzato alcune modifiche nonché l’accoglimento delle istanze in favore di una più puntuale fruizione dell’istituto. Così come abbiamo apprezzato le questioni recepite sul congedo solidale anche se, a parere del SAP, sarebbe opportuno che il congedo potesse essere concesso riguardo a specifiche situazioni.
Ancora una volta, abbiamo stigmatizzato l’assenza di un qualsiasi riferimento, a proposito della tutela della genitorialità (del disposto di cui all’art. 42 bis del D. Lgs. 151/2001), ossia la possibilità per i genitori di bambini sino a tre anni, di essere aggregati parimenti allo stesso numero di anni citato, in un ufficio vicino al proprio nucleo famigliare.
Al riguardo si rileva talvolta una disparità di trattamento sul territorio nazionale, atteso che l’unico requisito che discrimina fra un’istanza e l’altra è, di fatto, la discrezionalità del parere del Dirigente dell’Ufficio che dovrà cedere il dipendente.
I lavori proseguiranno la prossima settimana e verrà trattata la riforma delle Relazioni Sindacali.
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