La riunione che ha dato seguito ai lavori per l’individuazione delle voci e degli importi del Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali, lavori iniziati la scorsa settimana e sui quali abbiamo riferito nello scorso Sap Flash (nr° 12), ha affinato l’individuazione delle tipologie di turni e di mansioni da ristorare con i quasi 10 milioni che possono essere utilizzati a tale scopo mantenendo inalterate le altre indennità del Fondo. Le quote per produttività, reperibilità, alta montagna e cambio turno (in forma forfettaria per i Reparti Mobili) resteranno, perciò le medesime pagate lo scorso anno, mentre sarà introdotta una ulteriore voce che premierà i servizi serali e notturni di controllo del territorio. Come è ben noto a tutti, da anni si insegue l’obiettivo di remunerare meglio questa tipologia di impiego a cui sono connessi rischi e disagi unanimemente ritenuti alti e troppo poco compensati. Come accaduto in passato, per analoghe iniziative, la fase di introduzione va vista anche in ottica evolutiva e, data la già certa disponibilità nei prossimi anni di maggiori cifre da distribuire, si deve ritenere che questa prima esperienza sarà valutata e quindi confermata o migliorata già fra 12 mesi. Ovviamente, sono tante altre le tipologie di servizio e di orario che meritano miglior attenzione, ma sia il già citato percorso di trattativa svolto negli ultimi anni, sia la natura dei finanziamenti di cui si beneficia per questa operazione – per norma diretti alle fattispecie operative – indirizzano la scelta verso la soluzione descritta. Il SAP sta lavorando per aprire il prima possibile altre utili contrattazioni che rispondano alle varie esigenze della categoria sul piano normativo e su quello della retribuzione. Posizioni demagogiche o interessate, a questo punto, sono davvero poco utili, anzi rischiano di sabotare un progetto la cui bontà, utilità e larga approvazione sono fin troppo evidenti.
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