La legittima aspirazione di progressione di carriera di molti colleghi spesso viene a confliggere con i ritardi con i quali i concorsi vengono banditi e con l’eventualità di dover abbandonare la sede di servizio. L’evidenza dei fatti e la carenza generalizzata di personale nei diversi ruoli rispetto alle sedi di servizio permetterebbero di evitare inutili trasferimenti del personale il quale trarrebbe sicuro giovamento dal poter continuare ad operare nella sede di servizio, di solito vicino agli affetti familiari. Alla luce di quanto successo per alcuni concorsi in fase di chiusura, abbiamo scritto al Capo della Polizia invitandolo ad una profonda e fattiva riflessione sul tema.
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