POSTI A SEDERE RISERVATI AL PERSONALE POLFER NELLE SCORTE VIAGGIATORI SU TRENI A LUNGA PERCORRENZA. LA NOSTRA NOTA

POSTI A SEDERE RISERVATI AL PERSONALE POLFER NELLE SCORTE VIAGGIATORI SU TRENI A LUNGA PERCORRENZA. LA NOSTRA NOTA

Abbiamo scritto nuovamente al Dipartimento in merito alla problematica dei posti riservati agli operatori di Polizia Ferroviaria durante i servizi di scorta viaggiatori sui treni a lunga percorrenza, diurni...

Abbiamo scritto nuovamente al Dipartimento in merito alla problematica dei posti riservati agli operatori di Polizia Ferroviaria durante i servizi di scorta viaggiatori sui treni a lunga percorrenza, diurni e notturni.  

Come già rappresentato in precedenza, la tutela e la sicurezza dei viaggiatori in tali tipologie di trasporto è affidata in via esclusiva agli operatori di Polizia Ferroviaria, ciò sia negli scali ferroviari sia a bordo dei treni. Per quanto riguarda, in particolare, la vigilanza sui treni, Trenitalia comunica ai compartimenti di Polizia Ferroviaria i treni giudicati critici a bordo dei quali viene successivamente disposto il servizio di scorta viaggiatori e la maggior parte di questi, sono treni notturni a lunga percorrenza.

Durante il predetto servizio gli operatori sono costretti, in particolar modo nei periodi estivi e in quelli che precedono o seguono immediatamente le festività, a rimanere in piedi per molte ore in quanto tutti i posti sono occupati dai viaggiatori paganti e, anche quando si presenta la possibilità di stare seduti molto spesso i posti sono distanti tra loro o addirittura in carrozze diverse.

A titolo di esempio, ma ne potremmo citare molti altri segnalati al SAP, quanto accaduto lo scorso 27 agosto durante un servizio di scorta con partenza da Milano Centrale e diretto alla stazione di Pescara, con il ritorno previsto alle ore 01,08 e arrivo alle ore 07,05.  Orbene, il personale Polfer Milano, comandato in tale servizio, non trovando posto a sedere si è visto costretto a trascorrere l’intera tratta, in orario notturno, completamente in piedi senza aver la possibilità di ristorarsi per riprendersi dalla stanchezza del servizio. 

L’auspicio è che si possa individuare una soluzione in grado di consentire l’assegnazione di posti riservati al personale della Polizia di Stato impiegato in tutti i servizi di vigilanza a bordo treno, come ad esempio avviene per il personale viaggiante, al fine di poter garantire l’unità e la sicurezza della squadra, la riservatezza dei soggetti passeggeri nei cui confronti vengono redatti atti e, conseguentemente, l’efficienza dell’intero servizio.

LA NOSTRA NOTA

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