Polizia Ferroviaria, le richieste del SAP

Polizia Ferroviaria, le richieste del SAP

Si è svolto nella giornata del 18 dicembre, al Dipartimento, un incontro, sollecitato dal SAP, con le organizzazioni sindacali per le questioni attinenti l’applicazione della nuova Convenzione tra Ferrovie...
Si è svolto nella giornata del 18 dicembre, al Dipartimento, un incontro, sollecitato dal SAP, con le organizzazioni sindacali per le questioni attinenti l’applicazione della nuova Convenzione tra Ferrovie e Specialità della Polfer.
La delegazione del nostro sindacato ha ribadito al Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria, dottor Guido Longo, la necessità che simili Convenzioni, pur migliorative dal punto di vista economico, siano sempre ed in primo luogo concordate preventivamente con le organizzazioni sindacali.
Questo, tra l’altro, avrebbe evitato il determinarsi di problemi che in alcuni Compartimenti Polfer stanno creando forti disagi, a causa soprattutto della carenza di personale e dei turni di servizio notturni che sono in contrasto con quanto previsto dall’Accordo Nazionale Quadro.
Il SAP ha ribadito, contrariamente a quanto richiesto dal Dipartimento con nota ministeriale del 4 dicembre scorso inviata agli uffici, che i Compartimenti Polfer devono poter decidere in autonomia la predisposizione delle scorse notturne, sulla base della disponibilità di personale e delle esigenze di servizio.
Non è possibile, in sostanza, ipotizzare un ‘obbligo’ determinato da una Convenzione firmata con un ente esterno all’Amministrazione che, nei fatti, risulta ad oggi ‘imporre’ ai nostri uffici un servizio quotidiano. Sono i nostri uffici (di Polizia) a decidere come e se fare le scorte, non certo Ferrovie spa.
A questo proposito, il SAP ha chiesto un aumento del personale per quei Compartimenti Polfer che sono, dal punto di vista dell’organico, fortemente deficitari.
Per quel che concerne gli operatori, è stata ribadita la necessità di far svolgere le scorte prioritariamente a personale in possesso della Specialità (che si consegue dopo un regolare corso alla Scuola di Cesena) o che comunque abbia molti anni di servizio alla Polfer. Effettuando scorte con due o tre persone, è di tutta evidenza che dovrà esserci almeno un operatore “anziano” ed esperto.
Su tali aspetti, il Dipartimento ha promesso attenzione. Registriamo questa volontà e valuteremo, adesso, risposte concrete.
Sono state poi poste altre questioni, a partire da quella relativa alla possibilità che, durante i servizi di scorta, sia effettuato un arresto, interrompendo quindi il viaggio in treno.
E’ stato ribadito, dal dottor Longo, che la prescritta indennità spetta comunque, indipendentemente dalla durata della scorta in treno. E questo è un punto molto importante che il SAP ha chiesto e ottenuto.
Ne verificheremo, adesso, l’applicazione. In attesa di una circolare esplicativa che, ci auguriamo, possa recepire le osservazioni che abbiamo posto.

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