22 Ottobre 2007
Dal mese di novembre tutti i pensionati che non faranno disdetta all’Inpdap entro il 31 ottobre subiranno un prelievo alla fonte pari a 0,15% dell’importo lordo della pensione (più o meno 10-15 euro al mese). Con questo prelievo semi-coattivo, fondato da un istituto giuridico tipicamente “italiano” come il silenzio-assenso, molti colleghi in quiescienza si ritroveranno Iscritti d’ufficio alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inpdap. In relazione a ciò – si sostiene – che anche i pensionati potranno richiedere piccoli prestiti, prestiti pluriennali, mutui ipotecari edilizi. Tuttavia, come pure è noto per il personale in servizio, molto spesso tali prestiti sono offerti a tassi di interesse più alti rispetto a quelli di mercato. I pensionati che non volessero richiedere queste prestazioni creditizie, evitando di pagare il prelievo alla fonte, devono presentare disdetta entro il 31 ottobre con raccomandata e avviso di ricevimento. La disdetta del prelievo Inpadap non riguarda il personale in servizio, poiché il prelievo è obbligatorio. La disdetta (solo per il personale in quiescenza) va inviata con raccomandata A.R. secondo il modulo che si rende di seguito disponibile.
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