«In questa vicenda ci sono elementi poco chiari», spiega Stefano Paoloni, numero uno del Sindacato autonomo di Polizia (Sap). «Non conosciamo i dettagli perché ci sono indagini in corso. Non sappiamo nemmeno noi chi siano i poliziotti».
Una faccenda, quella del disabile volato giù dalla finestra a Primavalle, risalente al 25 luglio e che è salita all’onore delle cronache, con forza, da pochi giorni. Sarà perché era arrivato il momento di strumentalizzare la notizia? Perché non prima, perché in prossimità di una data importante?
Le indagini sono ancora in fase d’istruttoria e sarebbe opportuno andare piano con le congetture e con “i capi d’accusa”. Sembra ci sia la tendenza a dare per assodato il risultato finale, puntando il dito sempre contro le forze dell’ordine a prescindere. Il Sap torna su un vecchio cavallo di battaglia. «Sono anni che chiediamo telecamere sulle divise, perché solo così si evitano strumentalizzazioni. Se tu registri è tutto verificabile e nessun agente rischia. Da febbraio di quest’anno li hanno dati a pochi agenti della Sicurezza in stati o concerti, Abbiamo ancora agenti scoperti al 90%», chiosa Paoloni.
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