In un’intervista ad Agenparl il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, ha risposto alle domande sollevate dal recente rapporto dell’Ecri, contestando con fermezza le conclusioni del dossier, definite “concettualmente scorrette”, e difendendo l’operato delle forze dell’ordine. Paoloni, quindi, oltre ad avere chiarito la posizione del SAP sulle accuse di discriminazione, ha evidenziato le misure adottate per garantire che il lavoro della polizia non sia influenzato da pregiudizi. Allo stesso tempo, il Segretario Generale del SAP ha spiegato quali siano le sfide legate alla sicurezza pubbliche nel contesto di una società sempre più diversificata.
“La polizia italiana – ha precisato – non ha colori o pregiudizi di sorta, all’atto dell’arruolamento ogni operatore ha giurato di osservare fedelmente la Costituzione e tra i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale vi è l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Nel rapporto Ecri non vengono indicati fatti oggettivi in violazione di tali principi, ma solo delle preoccupazioni che, se non dimostrate concretamente, rischiano di essere non solo pregiudizievoli ma anche fuorvianti di un servizio svolto in favore della collettività, spesso anche a rischio della nostra stessa incolumità”.
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