Dopo i tragici avvenimenti accaduti sulle coste crotonesi a Steccato di Cutro, dove più di 60 migranti hanno perso la vita per un naufragio, ci si aspettava più rispetto per le vittime e per l’alacre lavoro operato da chi indossa una divisa e che da domenica non si è fermato un attimo.
Purtroppo per i soliti “noti” l’occasione è stata ghiotta, non per concentrarsi sulla risoluzione di un problema che non dovrebbe più ripetersi, ma per strumentalizzare e fare polemiche sterili aggredendo anche l’egregio lavoro del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Le strumentalizzazioni hanno preso il sopravvento facendo perdere il focus su ciò che è accaduto e che dovrebbe fermare tutti e far riflettere su cosa di sbagliato è stato fatto nel passato per evitare che tragedie di questo tipo abbiano luogo.
«Dopo anni di scellerate politiche sull’immigrazione, è ingiustificato oggi puntare il dito nei confronti del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Non bisogna arrivare alla tragedia, per capire che è sicuramente necessario un intervento strutturale sulle politiche dell’immigrazione da parte dell’Europa. – ha detto Paoloni – L’Italia continua ad essere lasciata da sola dall’Europa ad affrontare un problema di enorme vastità. Strumentalizzazioni politiche non servono a contrastare questi viaggi disumani e pericolosi».
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