Il Comparto Sicurezza sembra attraversare un periodo difficile, anche perché dopo Cospito gli anarchici hanno avuto una spinta propulsiva nell’agire e oltre a manifestare hanno anche iniziato a lanciare molotov contro la Polizia. Una molotov è stata lanciata al termine di alcune manifestazioni di antagonisti non autorizzate contro il Commissariato Prenestino. Paoloni, come sottolineato più volte, dichiara che il compito della Polizia non è solo gestire la sicurezza ma è anche quello di permettere a chiunque di poter manifestare liberamente il proprio pensiero nel limite e nel rispetto della Costituzione, pacificamente e senza armi.
«Questi anarchici antagonisti utilizzano strumenti diversi, illeciti e questi chiaramente vanno contrastati e vanno fermati». Ma la situazione potrebbe degenerare se qualcuno fornisse a questi soggetti «una qualsiasi patente di legittimità. E’ importante in questo momento che le Istituzioni e la politica siano compatte e che non legittimino mai questi episodi di violenza. Esprimere un’idea e una cosa farlo con comportamenti criminali e pericolosi è tutt’altro…».
La giornalista fa una riflessione sulle difficoltà del comparto nell’affrontare molti problemi tutti insieme e fa riferimento alla carenza di organico.
A tal proposito Paoloni è dettagliato e descrive l’ulteriore taglio di 10.000 unità dopo la legge Madia come un depotenziamento addizionale del comparto, con 96/97 mila unità e con tali numeri «è facile capire che non si può arrivare dappertutto» ma sottolinea come nell’ultima legge di bilancio siano stati previsti incrementi di organico e garantito il turnover al cento per cento. Non manca una domanda sulle difficoltà che sta affrontando la Polizia Penitenziari a cui Paoloni risponde «Noi abbiamo sostenuto le attività dei sindacati della polizia penitenziaria ma purtroppo è un dato di fatto, è qualcosa che noi subiamo. Le aggressioni alla polizia penitenziaria sono aumentate. Il problema è che non fa notizia».
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