«Prendiamo atto con grande sconcerto dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Torino in merito agli incidenti avvenuti il 3 ottobre. Un ordine del giorno figlio del pregiudizio e della valutazione di immagini decontestualizzate, che vogliono rappresentare ciò che realmente non è accaduto». È quanto ha affermato Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, commentando il documento ‘Manifestare è un diritto, non un pericolo per l’ordine pubblico da reprimere con la forza’ approvato il 9 ottobre dal Consiglio Comunale di Torino. «Il compito delle forze dell’ordine è consentire a tutti di manifestare pacificamente e senza armi, evitando anche che siano limitate le libertà altrui. Per questo motivo nel tavolo di ordine e sicurezza pubblica vengono previste le modalità per esercitare il diritto di manifestare. Le forze dell’ordine hanno il dovere di intervenire se i limiti previsti per lo svolgimento della manifestazione vengono superati. Alla manifestazione in oggetto hanno preso parte anche i professionisti del disordine mescolati tra gli studenti con un’unica finalità: scatenare pretestuosamente incidenti al fine di elevare l’attenzione nei riguardi della manifestazione stessa. Notoriamente le tecniche sono molteplici tra cui il lancio di oggetti, ma soprattutto il tentativo di superare i cordoni delle forze dell’ordine per manifestare in zone non autorizzate. Spiace che la politica caschi nel tranello dei professionisti del disordine, grave, invece, sarebbe se fatto con coscienza e volontà», ha concluso il segretario generale del SAP.
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