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TRIESTE: ASSOLTO PER OMICIDIO POLIZIOTTI, DA TONELLI (LEGA) INTERROGAZIONE SU SPESE PROCESSUALI
a Lamorgese e Cartabia per sapere se non ritengano opportuno sollevare famiglie e affinché se ne faccia carico lo Stato
(Adnkronos) – Roma, 11 mag. (Adnkronos) – Il deputato della Lega Gianni Tonelli ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’interno, Luciana Lamorgese, e della Giustizia, Marta Cartabia sul caso della sentenza dei giudici della Corte d’Assise di Trieste che hanno assolto, perché non imputabile, l’imputato accusato del duplice omicidio di due poliziotti, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, uccisi il 4 ottobre 2019 a Trieste. Nell’interrogazione Tonelli chiede di “sapere se i ministri in indirizzo non ritengano opportuno sollevare le famiglie degli agenti uccisi dal pagamento delle spese processuali, attivandosi affinché lo Stato se ne faccia carico” e “quali iniziative, anche di carattere normativo” intendano attivare.
“Per effetto dell’assoluzione, come anche denunciato dal padre dell’agente Matteo Demenego, le famiglie dei due giovani agenti cadutiin servizio e brutalmente uccisi a sangue freddo saranno costrette a pagare tutte le spese processuali per un valore di circa 35mila euro ciascuna, senza alcun rimborso o risarcimento da parte dello Stato – osserva Tonelli – dopo l’assoluzione, di per sé già dolosa per i familiari delle vittime e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine che quotidianamente svolgono il proprio dovere a rischio della propria vita, la notizia delle spese processuali a totale carico delle famiglie delle due agenti uccisi in servizio ha legittimamente provocato enorme rabbia e sdegno anche tra l’opinione pubblica”.
“La pubblica accusa ha, infatti – sottolinea il deputato – accolto l’esito della seconda perizia psichiatrica che ha rovesciato le sorti del processo salvando Meran da un ergastolo sicuro per il duplice omicidio dei due poliziotti e per il ferimento di altri otto loro colleghi”. “Questa sentenza mette in luce ancora una volta un grande problema, ossia come a fronte di un fatto omicidiario di inaudita violenza le famiglie delle vittime, in particolare delle forze dell’ordine maggiormente esposte in ragione del servizio reso alla comunità, non trovano alcun tipo di tutela né di risarcimenti né di spese processuali, continua.
Tonelli nell’interrogazione alle due ministre chiede di sapere: “se non ritengano opportuno sollevare le famiglie degli agenti uccisi dal pagamento delle spese processuali, attivandosi affinché lo Stato se nefaccia carico” e “quali iniziative, anche di carattere normativo, intendano attivare, ognuno per propria competenza, al fine di prevedere adeguate forme di risarcimento e di rimborso delle spese legali a favore dei familiari degli agenti di polizia vittime di reati violenti durante il servizio anche nei procedimenti che si concludono con l’assoluzione del reo per ragioni di non imputabilità”.
(Sci/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222 11-MAG-22 16:32 NNNN
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