OGGI LA RIUNIONE PER DISCUTERE DEI PROBLEMI CHE AFFLIGGONO IL REPARTO MOBILE. ECCO GLI ESITI

OGGI LA RIUNIONE PER DISCUTERE DEI PROBLEMI CHE AFFLIGGONO IL REPARTO MOBILE. ECCO GLI ESITI

In data odierna il Sap ha partecipato alla riunione con il Prefetto Sgalla per discutere dei problemi che affliggono il II Reparto Mobile di Padova ed in generale tutti...

In data odierna il Sap ha partecipato alla riunione con il Prefetto Sgalla per discutere dei problemi che affliggono il II Reparto Mobile di Padova ed in generale tutti i reparti mobili. Presenti all’incontro, il Segretario Generale Gianni Tonelli e i Segretari Nazionali Mirco Pesavento e Giovanni Spagnulo. Nella sua premessa, il Prefetto Sgalla, ha indicato come a breve, verranno messe in pagamento le ore di lavoro straordinario supero monte ore individuale, relative ai mesi di maggio e giugno 2016. Ciò, a detta dello stesso prefetto, un segnale positivo. Il Sap oltre a manifestare delusione per questa informazione, ha risposto che è veramente una vergogna il fatto che vengano pagati solo due mesi, a fronte di un arretrato che parte dal mese di maggio 2016 fino ad oggi, agosto 2017. Solo per il Reparto Mobile di Padova, l’arretrato ammonta ad oltre 85000 ore per l’anno 2016 e oltre 35000 per il 2017. Il Prefetto Sgalla ha poi indicato il piano di acquisto del materiale in corso, da parte del Ministero per i reparti mobili. A tal proposito, il Sap ha proposto al Dipartimento di far partecipare istruttori e componenti degli uffici studi dei reparti mobili, così da contribuire a scelte idonee e che assecondino le effettive esigenze di sicurezza degli operatori impiegati nei servizi di OP. In particolare il Sap si è soffermato sulla necessità di rendere operative al più presto possibile, la distribuzione delle body cam, strumento indispensabile per dimostrare la professionalità e trasparenza nei servizi. Di contro, abbiamo riscontrato dall’allegato prospetto, che in tre anni l’amministrazione non è stata in grado di portare a termine l’appalto, e in questo vogliamo essere maliziosi nel pensare che ciò sia dovuto ad un inout governativo per garantire vita ai disegni di legge sugli alfanumerici ”numeretti”. Il Sap con il segretario Mirco Pesavento, poi nel merito del secondo reparto mobile, ha sottolineato l’importanza di una migliore programmazione dei servizi da parte del ministero e conseguentemente della direzione del reparto stesso. Non è concepibile che tutti i giorni o quasi, la direzione trasmetta informazione alle OO SS indicando attraverso l’articolo 7.7 anq, come vi siano esigenze particolari da giustificare un istituto che dovrebbe essere preso in considerazione in modo residuale e per evidenti esigenze di carattere straordinario. La maggior parte dei servizi riferiti allarticolo 7.7 riguarda l’impiego in ordine pubblico ampiamente programmabili come partite di calcio, concerti e/o manifestazioni. L’ufficio centrale pper l’ordine pubblico non puo tutti i giorni contattare il vari reparto in tarda mattinata per indicare la necessità di impieghi futuri in orari difformi a quelli degli accordi decentrati. Si deve ripristinare il rispetto dell’articolo 13 anq. E’0 altamente lesivo che i servisi possano e sempre dopo le ore 17 Sul fronte dei servizi fuori di op sede, il Sap ha ribadito la necessità di far rispettare tra un turno e l’altro, un tempo corretto per almeno il recupero delle energie psico fisiche. I colleghi sono ben consapevoli di prestare servizio presso un reparto mobile, ma quello che chiedono, è una migliore organizzazione dei servizi, e una equa distribuzione dei carichi di lavoro. Su questo punto ci si è soffermati ampiamente perché ciò che accade in alcuni reparti e in tanti uffici della Polizia è indegno, non si possono scambiare servizi di OP con servilismo, tessere sindacali o altro. Riteniamo opportuno portarvi a conoscenza che la riunione di oggi era stata convocata dopo che qualche talpa CONSORTIERA CAPTATIO BENEVOLENTIA aveva soffiato la notizia ai vertici del dipartimento che al reparto di Padova si stava organizzando un sit in per protestare contro la situazione. Questo gesto indegno, specie perché partito da un dirigente sindacale, viene fermamente condannato dal Sap che, sia ben chiaro non si fermerà. L’obiettivo non è solamente il pagamento degli straordinari arretrati ma di restituire dignità a tutti quei colleghi che spesso vengono distrattati dal gioco delle esigenze di servizio e dall’aumento di carico di lavoro determinato dal’enorme taglio agli organici.

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