26 Marzo 2013
POLIZIA: SINDACATI, NUOVO CAPO SIA UN POLIZIOTTO
(ANSA) – ROMA, 26 MAR – Il nuovo capo della polizia deve essere un poliziotto. Lo chiedono i sindacati del settore Siulp, Sap, Ugl e Consap, sbarrando al strada ad ipotesi di candidati di provenienza prefettizia.
‘Chiediamo al presidente della Repubblica e al Governo – affermano i sindacati – che il capo venga scelto con gli stessi criteri con cui sono stati individuati quelli precedenti: capacita’, professionalita’ e competenze maturate sul campo in mezzo ai propri uomini e alle proprie donne. Per questo diciamo no agli enfant prodige che non avendo mai assunto la grande responsabilita’ di autorita’ tecnica di pubblica sicurezza sul territorio, si incagliano ai primi ostacoli perche’ essendo burocrati di razza, ma cresciuti nelle serre dipartimentali, poco hanno a che fare con il duro e pressante lavoro del poliziotto. Per questo – proseguono – diciamo no ai capi provenienti da ‘lontano’. Per questo diciamo, come gia’ avviene nell’Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza, che il nostro Capo provenga dalle fila dei poliziotti; perche’ siamo convinti che tra le donne e gli uomini della Polizia di Stato ci sono tanti che vantano oltre quarant’anni di carriera passati in prima linea tra le questure d’Italia, e tra queste quelle di Palermo, di Milano e di Roma’.
‘Tra questi – e’ l’auspicio – chiediamo che sia operata la scelta. Se cosi’ non sara’ avremo, per la prima volta, un capo imposto e non riconosciuto’.
(ANSA) NE 26-MAR-13 13:06
La battaglia partita dal SAP
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(ANSA) – ROMA, 26 MAR – Il nuovo capo della polizia deve essere un poliziotto. Lo chiedono i sindacati del settore Siulp, Sap, Ugl e Consap, sbarrando al strada ad ipotesi di candidati di provenienza prefettizia.
‘Chiediamo al presidente della Repubblica e al Governo – affermano i sindacati – che il capo venga scelto con gli stessi criteri con cui sono stati individuati quelli precedenti: capacita’, professionalita’ e competenze maturate sul campo in mezzo ai propri uomini e alle proprie donne. Per questo diciamo no agli enfant prodige che non avendo mai assunto la grande responsabilita’ di autorita’ tecnica di pubblica sicurezza sul territorio, si incagliano ai primi ostacoli perche’ essendo burocrati di razza, ma cresciuti nelle serre dipartimentali, poco hanno a che fare con il duro e pressante lavoro del poliziotto. Per questo – proseguono – diciamo no ai capi provenienti da ‘lontano’. Per questo diciamo, come gia’ avviene nell’Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza, che il nostro Capo provenga dalle fila dei poliziotti; perche’ siamo convinti che tra le donne e gli uomini della Polizia di Stato ci sono tanti che vantano oltre quarant’anni di carriera passati in prima linea tra le questure d’Italia, e tra queste quelle di Palermo, di Milano e di Roma’.
‘Tra questi – e’ l’auspicio – chiediamo che sia operata la scelta. Se cosi’ non sara’ avremo, per la prima volta, un capo imposto e non riconosciuto’.
(ANSA) NE 26-MAR-13 13:06
La battaglia partita dal SAP
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