Alla ripresa del confronto col Capo della Polizia sull’applicazione delle nuove regole che da venerdì prossimo incideranno sullo svolgimento del nostro servizio il SAP ha ribadito con chiarezza che ogni tipo di valutazione è volta a garantire la funzionalità della Polizia e la serenità dei poliziotti.
In ragione di questo risalta ancora di più la deleteria assenza di dialogo diretto con il Ministro Lamorgese, soggetto in capo al quale, e solo a lei, stanno le attribuzioni e le responsabilità necessarie alla soluzione dei problemi.
La bozza di circolare illustrataci affronta i problemi più evidenti, come la scadenza della certificazione prima della fine del turno e le modalità di controllo giornaliero, fornendo alcune apprezzabili risposte.
Registriamo con una certa soddisfazione che per uno dei punti su cui il SAP ha sollecitato il Dipartimento viene fornita un importante chiarimento: l’obbligo di possesso del Green Pass va temporalmente individuato all’inizio del servizio e non anche durante il medesimo. Scongiurate quindi tutte le deprecabili ipotesi di interruzioni, sostituzioni o altri disservizi dovuti al decadimento della certificazione.
Molte altre situazioni restano purtroppo senza indicazioni risolutive per cui l’appuntamento del 15 ottobre si delinea minaccioso all’orizzonte.
Ma non basta. Nei giorni scorsi è stata emessa una circolare a firma del Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, dove preoccupandosi di una possibile “… grave compromissione dell’operatività degli scali” (si riferisce ai porti) sollecita le imprese “… acché valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti”!
Da un lato perciò il Viminale si preoccupa che tutti quegli operatori non manchino di svolgere la loro mansione e dall’altro nulla dice e nulla fa per coloro che garantiscono la vitale funzione della sicurezza interna del Paese!
Solo il 21 ottobre, giovedì prossimo, il Ministro si siederà al tavolo per un confronto coi rappresentanti dei poliziotti, ossia quando ormai già saranno scoppiate tutte le contraddizioni di questa difficile condizione, quando cioè tutte le deprecabili situazioni su cui abbiamo lanciato l’allarme potrebbero aver procurato i temuti danni.
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