Riportiamo alcuni recenti lanci di agenzia stampa
TAV: SAP; MINACCE A SINDACATO, NON CI FAREMO INTIMIDIRE
(ANSA) – ROMA, 24 FEB – Esponenti del Sindacato autonomo di Polizia (Sap) sarebbero stati minacciati per il loro sostegno alle forze di polizia impegnate nelle proteste contro la Tav in val di Susa. Lo rende noto il segretario del Sap Nicola Tanzi sottolineando che ‘il sindacato non si fara’ intimidire’ nonostante sia ‘preoccupato’.
‘Condividiamo l’analisi del Prefetto Manganelli sul fatto che finora gli anarchici italiani non hanno ucciso solo per caso – dice Tanzi – Il vasto mondo anarco insurrezionalista, che spesso si salda con elementi dell’estremismo politico e dell’eversione, soffia sul fuoco di un malcontento generale che ha radici lontane e che la classe politica ha spesso sottovalutato’. E se ‘a questo elemento aggiungiamo l’incapacità dei Governi degli ultimi 15 anni di dotare le forze di Polizia di risorse e strumenti adeguati, ben si comprende quale sia lo oggi stato dell’arte’.
Secondo Tanzi ‘forze di polizia e magistrati rappresentano l’ultimo avamposto della legalità e non caso nei giorni scorsi i ‘soliti noti’ hanno minacciato anche il Procuratore Giancarlo Caselli, protagonista con i colleghi della Digos di Torino di una importante inchiesta che ha condotto all’arresto di numerosi soggetti accusati di violenze e devastazioni in Valdisusa’.
Minacce, appunto, ‘giunte pure ai quadri Sap tramite le email ufficiali del sindacato’.
(ANSA) COM-GUI 24-FEB-12 18:38
TAV, SIULP: SOLIDARIETA’ AL SAP, AI COLLEGHI DELLE FORZE DI POLIZIA
Roma, 24 FEB (Il Velino/AGV) – Esprimo a nome mio e di tutti i poliziotti del SIULP la solidarieta’ ai Colleghi delle Forze di Polizia impegnati nei servizi in Val di Susa, al Procuratore Caselli e a tutti i magistrati della Procura di Torino, che con i poliziotti sono impegnati a garantire il diritto costituzionale della protesta ma anche il rispetto della legge e delle norme che disciplinano tale diritto, e ai colleghi del SAP per le vili e ignobili minacce che gli sono state rivolte dai soliti professionisti del disordine che hanno come fine solo la guerriglia e lo scontro con le Istituzioni e la stessa societa’ civile. Ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nel ringraziare quanti ogni giorno si sacrificano per il bene comune, l’ordine e la sicurezza pubblica e per la lotta contro ogni forma di criminalita’, attivita’ queste essenziali ed importanti per garantire la democrazia e lo sviluppo del Paese, lancia un appello accorato alla politica e al Governo affinche’ questi fenomeni non siano sottovalutati e si costituiscano immediatamente le basi per respingerla.
Il clima di incertezza economica e sociale, derivante dalla grave crisi economica e valoriale che sta attraversando l’intera Comunità europea e il nostro Paese, continua Romano, sono l’humus ideale nel quale la devianza, il terrorismo e l’integralismo di pochi ostinati soggetti eversivi possono trovare connivenza e, persino condivisione. Le parole del Prefetto Manganelli, dette nell’audizione alla Commissione Affari Costituzionali, sono la riprova che il momento è delicato e difficile e che, pertanto, nessuno può permettersi tentennamenti o, peggio ancora, di stare alla finestra sperando che oltre gli orpelli possa scaturire qualcosa di buono. Ecco perché, rincara Romano, e’ necessario che in primis la politica, in modo unanime e trasversale mettendo da parte per una volta le beghe partitiche, faccia sentire la propria ferma e incontrovertibile condanna su questi fenomeni criminali che, come successo negli anni di piombo, una volta riusciti nel salto di qualità attraverso la commissione di un assassinio, non avranno più freni inibitori e potrebbero far ripiombare il Paese nel terrore come negli anni settanta e ottanta.
Ma il contrasto a questi fenomeni e’ possibile, e con risultati positivi, solo se è accompagnato da una volonta’ certa e da un’azione concreta del Governo che deve, immediatamente, ripristinare le risorse necessarie al comparto sicurezza, fortemente depauperato delle sue potenzialita’ per effetto dei tagli operati dai governi precedenti, dimostrando a questi delinquenti che il Paese, nel suo insieme, è compatto e deciso a non consentire infiltrazioni eversive di alcun genere perche’ la sicurezza, la democrazia e il diritto di ogni cittadino anche a manifestare il proprio dissenso, purcé’ avvenga nel rispetto della legge, e’ un investimento e non un costo come sinora dimostrato.
(com/esp) 242029 FEB 12
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