«Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi, fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai».
il 29 luglio 1983 a Palermo, veniva assassinato il giudice Rocco Chinnici, simbolo della lotta alla mafia, e ideatore del pool antimafia, nel quale entrarono a far parte diversi magistrati tra cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il giudice Chinnici fu ucciso in un attentato. Una Fiat 126 carica di 75kg di tritolo fu fatta esplodere davanti alla sua abitazione. Insieme a lui rimasero uccisi il maresciallo dei Carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della sua scorta, e il portiere del condominio in cui vi era l’abitazione del Magistrato.
A tutti loro va il ricordo del Sap.
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