1. il riconoscimento per legge ed il finanziamento della “specificita'” del Comparto sicurezza e difesa;
2. adeguate risorse economiche per il rinnovo del contratto di lavoro del Comparto sicurezza e difesa;
3. l'eliminazione per il 2009 dei “tagli” per la sicurezza e la difesa con la conseguente apertura di un tavolo di confronto per razionalizzare in prospettiva futura la spesa e per introdurre riforme organizzative che possano eliminare gli attuali sprechi gestionali;
4. la copertura totale del “turn over” nelle forze di polizia ed una diversa modalita' applicativa del collocamento a riposo d'Ufficio in prossimita' del raggiungimento dei limiti di eta' rispetto a quello che si intende prevedere per il pubblico impiego;
5. un trattamento diverso per gli operatori della sicurezza e della difesa per le assenze per malattia che al momento si vedrebbero decurtare la retribuzione giornaliera fino alla meta', tra l'altro anche per assenze connesse a fatti accaduti in servizio;
6. l'eliminazione del taglio sulle risorse per la professionalizzazione;
7. il mantenimento della contrattazione e la detassazione della retribuzione accessoria;
8. il riordino delle funzioni e delle carriere necessario per conseguire un sistema piu' efficiente, in grado di garantire maggiori operativita' e produttivita'
9. l'attuazione della previdenza complementare per gli operatori dell'intero Comparto sicurezza e difesa, la sanatoria del pregresso ed il mantenimento dei trattamenti economici aggiuntivi per infermita' dipendenti da causa di servizio;
10. la riforma della Dirigenza del Comparto.
In assenza di una decisa e reale inversione di tendenza nelle politiche della sicurezza di questo Governo, al di la' degli slogan, il SAP e le altre organizzazioni sindacali saranno costretti ad una imponente, motivata, giustificatissima manifestazione di protesta. Una mobilitazione anche eclatante, se sara' necessario!
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