16 Ottobre 2012
SICUREZZA: SIT-IN PROTESTA SINDACATI POLIZIA IL 23 OTTOBRE
(ANSA) – ROMA, 15 OTT – ”L’assenza di risposte concrete in materia pensionistica e le misure contenute nella nuova legge di stabilita’ ci costringono, ancora una volta, a mobilitarci”. Lo afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap, nell’editoriale dell’house organ ‘Sap Flash’, comunicando che organizzazioni e rappresentanze dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, scenderanno in piazza in tutta Italia il prossimo 23 ottobre con un sit-in di protesta davanti alle Presidenze delle Regioni. A Roma la manifestazione si terra’ anche davanti a Palazzo Chigi.
”L’avvio della mobilitazione – spiega Tanzi – si rende necessario soprattutto all’indomani delle annunciate misure previste nella legge di stabilita’ finanziaria, che aggravano un quadro di tagli e ridimensionamenti gia’ posti in essere dai provvedimenti di spending review. Altri due anni, fino al 2014, di compressione della dinamica retributiva, escludendo addirittura l’indennita’ di vacanza contrattuale, sono inaccettabili per le donne e gli uomini della Polizia di Stato che di sacrifici ne hanno fatti gia’ parecchi”.
(ANSA) NE 15-OTT-12 17:14
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(ANSA) – ROMA, 15 OTT – ”L’assenza di risposte concrete in materia pensionistica e le misure contenute nella nuova legge di stabilita’ ci costringono, ancora una volta, a mobilitarci”. Lo afferma Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap, nell’editoriale dell’house organ ‘Sap Flash’, comunicando che organizzazioni e rappresentanze dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, scenderanno in piazza in tutta Italia il prossimo 23 ottobre con un sit-in di protesta davanti alle Presidenze delle Regioni. A Roma la manifestazione si terra’ anche davanti a Palazzo Chigi.
”L’avvio della mobilitazione – spiega Tanzi – si rende necessario soprattutto all’indomani delle annunciate misure previste nella legge di stabilita’ finanziaria, che aggravano un quadro di tagli e ridimensionamenti gia’ posti in essere dai provvedimenti di spending review. Altri due anni, fino al 2014, di compressione della dinamica retributiva, escludendo addirittura l’indennita’ di vacanza contrattuale, sono inaccettabili per le donne e gli uomini della Polizia di Stato che di sacrifici ne hanno fatti gia’ parecchi”.
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