(ANSA) – ROMA, 29 GEN – 'Siamo pienamente soddisfatti delle decisioni assunte dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Consiglio Supremo della Difesa circa l'utilizzo dei militari per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica'.
E' quanto afferma il segretario del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Nicola Tanzi.
Con la decisione, aggiunge, 'viene riconosciuta la bonta' della nostra posizione, visto che da tempo come organizzazione sindacale sosteniamo la necessita' che i militari debbano fare i militari e che le gia' limitate risorse disponibili per la sicurezza vadano assegnate alle forze dell'ordine'.
(ANSA) GUI 29-GEN-09 21:37
CONSIGLIO SUPREMO, MILITARI FACCIANO MILITARI
E TENER CONTO RISORSE LIMITATE PER USO IN CITTA'
(ANSA) – ROMA, 29 GEN – Per ora non ci sara' un massiccio aumento dei militari impiegati nelle citta'. Bisogna infatti tener conto delle 'limitate risorse disponibili' e della 'priorita' da accordare ai compiti propri' delle forze armate ed agli impegni nelle aree di crisi. In futuro si potra' lavorare ad un progetto sostenibile per il contributo delle forze armate alla sicurezza urbana. E' quanto emerso dal Consiglio supremo della Difesa, riunito in mattinata al Quirinale, sotto la presidenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Via libera, poi, alla partecipazione italiana ad un'eventuale missione internazionale a Gaza.
Presenti alla riunione, tra gli altri, i ministri Franco Frattini (Esteri), Ignazio La Russa (Difesa), Roberto Maroni (Interno), Giulio Tremonti (Economia), Claudio Scajola (Sviluppo economico), il sottosegretario Gianni Letta ed il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini.
Era stato il premier Berlusconi, sabato scorso, a lanciare l'idea di decuplicare i 3.000 militari che dallo scorso 4 agosto operano in supporto alle forze dell'ordine in citta' (2.000 a vigilanza di obiettivi sensibili e 1.000 nelle pattuglie miste con le forze dell'ordine). Nei giorni successivi il Governo aveva frenato in attesa della riunione del Consiglio di oggi, tenuto conto che il presidente della Repubblica e' anche il comandante supremo delle forze armate e che, dunque, la decisione di un impiego cosi' massiccio dei militari con funzioni di ordine pubblico va prima sottoposta alla sua attenzione.
Ed oggi, secondo quanto si apprende, i ministri della Difesa e dell'Interno avrebbero illustrato i criteri generali per un eventuale aumento del contingente dei militari da dispiegare nelle aree urbane, nonche' i positivi risultati dell'esperienza dei primi sei mesi ed il favore dei cittadini, senza pero' che sia stato discusso un piano operativo.
L'unico atto concreto, infatti, e' per ora la proroga per altri sei mesi dell'impiego dei 3.000 uomini delle forze armate, in scadenza il 4 febbraio prossimo. Il via libera alla proroga e' stato dato ieri sera al Viminale, in sede di Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. In futuro non e' escluso un aumento del contingente, che sara' pero' graduale ed avverra' dopo un'attenta analisi.
L'ipotesi di moltiplicare i militari in citta' ha suscitato perplessita' nell'ambito del Consiglio supremo, essenzialmente per due ordini di motivi: i militari devono fare i militari, e' stato fatto presente, tanto piu' che non mancano gli impegni delicati all'estero (oltre 8.000 uomini partecipano ad una trentina di missioni in varie parti del mondo); le ristrettezze economiche, dato che i 3.000 uomini delle forze armate costano 32 milioni di euro per sei mesi, senza contare che a quelli impiegati nelle pattuglie miste viene riconosciuta un'indennita' di 26 euro al giorno, 20 euro in piu' rispetto agli agenti delle forze dell'ordine che svolgono lo stesso compito.
Il Consiglio ha quindi fatto il punto di situazione sulle operazioni militari in corso all'estero ed ha dato la disponibilita' a contribuire allo schieramento di una missione multinazionale di pattugliamento della fascia di mare antistante la Striscia di Gaza ed alla riattivazione del controllo del valico di Rafah, 'quando tutte le condizioni politiche saranno mature'. Si tratta, in sostanza, di un via libera alla possibilita' di inviare di navi e carabinieri ipotizzata nei giorni scorsi.
Si e' poi discusso della 'necessita' di individuare concretamente i provvedimenti di razionalizzazione delle forze armate' per 'qualificare la spesa e realizzare ulteriori recuperi di efficienza'.
In proposito, su iniziativa di La Russa, e' stata istituita la 'Commissione di alta consulenza e studio per la ridefinizione complessiva del sistema di difesa e sicurezza nazionale', con il compito di rivedere il modello di difesa e l'organizzazione del Dicastero'.
(ANSA) NE 29-GEN-09 20:40
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