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Militari per la sicurezza? Una strada sbagliata…

News 24 Gennaio 2009
admin
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SAP; PIU&#39 MEZZI PER FORZE POLIZIA, NO MILITARI

(ANSA) – ROMA, 24 GEN – &#39C&#39e&#39 una visione sbagliata della sicurezza dietro l&#39idea, sempre se corrisponde al vero questa proposta, di aumentare di dieci volte la presenza dei militari nelle nostre strade&#39.

E&#39 quanto afferma il segretario generale del Sap, Nicola Tanzi.
Sostituto commissario di Polizia, Tanzi sottolinea di parlare &#39a ragion veduta&#39 e sulla scorta anche della propria esperienza professionale: 30 anni di attivita&#39 di contrasto alla criminalita&#39.

&#39La cronaca quotidiana – dice Tanzi – ci dimostra che non basta mettere militari in strada per contrastare la criminalita&#39, sia diffusa che organizzata. E&#39 prioritario invece rafforzare i mezzi, le strutture, gli organici delle forze dell&#39ordine. La criminalita&#39, specialmente quella organizzata, si combatte con l&#39intelligence e con le indagini, non serve mettere qualche militare in strada in piu&#39&#39.

&#39Chi si occupa di sicurezza concretamente – aggiunge Tanzi – sa quali ricette servono per dare risposte concrete ai cittadini e la strada che si vuol perseguire non e&#39 quella giusta. I militari hanno, per altro, una professionalita&#39 non adatta agli scenari urbani. Possono essere importanti solo se utilizzati nell&#39ambito dei posti di vigilanza fissi ad obiettivi sensibili, cosi&#39 da liberare da queste incombenze poliziotti e carabinieri&#39.
(ANSA)

SV 24-GEN-09 15:19

BERLUSCONI, 30 MILA MILITARI NELLE CITTA&#39
LA RUSSA, NON SOLO SOLDATI. PD, BASTA DEMAGOGIA
NO DA SINDACATI PS

(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Trentamila militari – ma anche finanzieri, agenti penitenziari e, forse, vigili urbani – a sostegno delle forze di polizia per contrastare la criminalita&#39 in citta&#39. E&#39 la proposta del Governo, condivisa ieri in Consiglio dei ministri, annunciata oggi dal premier Berlusconi e subito contestata dall&#39opposizione e dai sindacati di polizia.
Solo il Cocer dell&#39Esercito si dice d&#39accordo.
&#39C&#39e&#39 una proposta del ministro Maroni condivisa dal ministro La Russa – ha detto Berlusconi dalla Sardegna – per aumentare di 10 volte il numero dei militari che, invece di essere un esercito che fa la guardia nei confronti del deserto dei Tartari, sara&#39 utilizzato per combattere l&#39esercito del male cioe&#39 la criminalita&#39 diffusa&#39. &#39Una trovata – ricorda Berlusconi – che e&#39 del presidente del Consiglio e adesso si sviluppera&#39 con ottimi risultati&#39. Secondo il premier, &#39i cittadini hanno molto apprezzato l&#39utilizzo di 3 mila militari in aiuto delle forze dell&#39ordine&#39 ed e&#39 stato anche grazie all&#39operazione &#39Strade sicure&#39 (che scade a febbraio e di cui il Governo ha deciso ieri la proroga fino a luglio) che &#39sono calati tutti i reati piu&#39 importanti, i reati di strada&#39.
Il ministro della Difesa da tempo parla di allargare i pattugliamenti misti militari-forze dell&#39ordine a tutte le citta&#39 capoluogo di provincia e dunque &#39plauso e pieno sostegno al presidente Berlusconi – dice La Russa – per aver lanciato e illustrato la proposta di voler aumentare progressivamente fino a dieci volte il numero delle pattuglie miste nei quartieri a rischio di un maggior numero possibile di citta&#39&#39.
Il progetto, spiega La Russa, &#39prevede anche il coinvolgimento di altri corpi dello Stato tra cui la Guardia di Finanza, la Polizia penitenziaria ed eventualmente, con un apposito provvedimento normativo e adeguamento addestrativo, le polizie municipali e locali&#39. Tutta la questione verra&#39 ora esaminata da un&#39apposita commissione istituita dalla Difesa e, prima che questa avvii i suoi lavori, &#39sara&#39 mia cura – dice il ministro – illustrare il progetto al Presidente Napolitano&#39.
Bene l&#39incremento del numero dei soldati, dice dal canto suo il ministro Maroni, che pero&#39 aggiunge: &#39non e&#39 solo questo il controllo del territorio, bisogna mettere assieme le energie. Lo Stato, il Governo devono operare con le forze di polizia e i militari, ma anche anche i sindaci e le amministrazioni locali devono intervenire per rimuovere quelle condizioni di degrado ambientale che poi favoriscono la commistione di questi reati&#39.
Contro l&#39ipotesi dei 30mila militari nelle citta&#39 si e&#39 pero&#39 schierata tutta l&#39opposizione. Secondo il segretario del Pd, Valter Veltroni, &#39la soluzione non e&#39 riempire il paese di una presenza di soldati impropria per le loro funzioni, ma e&#39 potenziare le forze di polizia reclutando nuovi poliziotti e carabinieri per fare il loro lavoro che e&#39 quello di presidiare il territorio. E&#39 finito il tempo della demagogia, bisogna affrontare i problemi con grande serieta&#39, dire cose sventatamente aumenta i problemi del paese&#39.
&#39Sulla sicurezza – aggiunge il vicesegretario Franceschini – ci sono stati tagli per 3 miliardi e mezzo&#39 &#39schierare i soldati nelle strade e&#39 stata un&#39operazione di immagine che non ha inciso sulla vera sicurezza delle nostre strade&#39.
Su questo versante, dice il leader dell&#39Udc Pierferdinando Casini, &#39c&#39e&#39 bisogno da parte della destra che e&#39 al governo di maggiore risolutezza e maggiore decisione&#39, mentre l&#39Idv, con Silvana Mura, afferma che &#39e&#39 grave perseverare nella politica degli annunci, principale motivo del fallimento registrato dal governo in materia di sicurezza&#39.
Contrari anche i sindacati di polizia. &#39Non basta mettere militari in strada, e&#39 prioritario invece rafforzare i mezzi, le strutture, gli organici delle forze dell&#39ordine&#39, dice il Sap
, mentre il Silp-Cgil parla di una decisione che &#39rischia di essere molto pericolosa per il Paese&#39. Secondo l&#39Associazione nazionale funzionari di polizia &#39i 30mila soldati di Berlusconi costerebbero 620 milioni di euro l&#39anno che consentirebbero l&#39assunzione di 20.000 giovani agenti&#39. Secondo il Cocer dell&#39Esercito, invece, l&#39ipotesi del Governo deve essere condivisa, perche&#39 &#39si tratta di consentire, per quella che al momento puo&#39 essere considerata una vera emergenza nazionale, il maggiore impiego di una risorsa dello stato addestrata, pronta e disponibile quale l&#39Esercito&#39.
(ANSA) SV 24-GEN-09 20:26

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