Il protocollo d’intesa in materia di gestione dei flussi migratori siglato tra Italia e Albania è «un accordo importante, che potrebbe portare risultati concreti, a differenza di altre iniziative politiche proposte da alcuni governi precedenti e che non si sono rivelate funzionali per la risoluzione del problema». È quanto ha affermato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, a seguito dell’accordo annunciato a Palazzo Chigi dalla premier italiana, Giorgia Meloni, e dal primo ministro albanese, Edi Rama. «Se da una parte – ha precisato Paoloni – il carico degli oneri per la gestione degli immigrati clandestini viene delocalizzato anche su altri Paesi del mediterraneo, dall’altra potrebbe essere un valido disincentivo per limitare e scoraggiare le partenze».
In base al protocollo siglato il 6 novembre, l’Italia avrà la possibilità di utilizzare alcune aree del territorio albanese dove realizzare, a proprie spese e sotto la propria giurisdizione, due strutture per allestire centri per la gestione dei migranti illegali. Si tratta di strutture che inizialmente potranno accogliere fino a 3mila persone. Quando l’accordo funzionerà a pieno regime, il flusso complessivo annuale nelle strutture potrà arrivare fino a 36mila persone.
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