(ANSA) – ROMA, 1 OTT – “Anziché fare spot per il ponte sullo
stretto, il ministro dell’Interno dovrebbe cominciare ad
occuparsi delle inefficienze degli hotspot. Alfano si accorge
solo ora che siamo al collasso e che c’è un’emergenza
immigrazione, che senza accordi di riammissione con i paesi
africani e soprattutto senza intese con l’Europa per la
ripartizione dei profughi, il sistema non funziona?”. Lo afferma
Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia
Sap.
“Denunciamo questi problemi – ricorda Alfano – da un anno e
mezzo. Se ci avessero ricevuto, se avessero ascoltato quelli che
loro considerano dei manovali della sicurezza, quando invece
siamo dei professionisti, le cose sarebbero andate diversamente.
Lo ripeteremo fino alla noia: non abbiamo personale per gestire
l’emergenza, che soffriamo una carenza di 18.000 unità di
personale, che a fine anno andranno in pensioni oltre 5.000
operatori tra tutte le forze dell’ordine e che le 2.500
assunzioni promesse dal Governo, per altro non ancora arrivate,
saranno solo normale turn over al 55%, una goccia nel mare”.
(ANSA).
Migranti: Alfano, hotspot? Senza rimpatri rischiamo collasso
(ANSA) – ROMA, 1 OTT – “Gli hotspot sono dei centri in cui
facciamo la distinzione tra profughi e migranti irregolari. Per
questi ultimi, se non funzionano i rimpatri si rischia il
collasso, per questo abbiamo chiesto all’Europa che faccia
accordi di riammissione con i paesi africani e finanzia i
rimpatri”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano,
alla trasmissione Omnibus su La7. (ANSA).
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