Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, non nasconde la sua preoccupazione per il rischio contagio tra gli agenti impegnati nel fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina, ora che si è aggiunta anche la problematica delle varianti. Gli sbarchi, complice anche il clima favorevole, continuano inesorabili: ora come non mai servono adeguate misure di profilassi visto che, tra le altre cose, il dato sulle vaccinazioni nei paesi di origine è irrisorio. In molti centri, ha aggiunto Paoloni, i colleghi sono obbligati a lavorare in condizioni di promiscuità ed è difficile mantenere un minimo le condizioni di sicurezza. Di seguito, riportiamo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Segretario Stefano Paoloni.
ADN1346 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ‘In hotspot primi ad entrare in contatto con stranieri sbarcati questa settimana risultati positivi 2 carabinieri a variante Delta protocolli ci sono ma complessi serve trasparenza’ Roma 2 lug. Adnkronos – Siamo preoccupati gli sbarchi stanno continuando in maniera esponenziale. Serve maggiore trasparenza ai fini di adeguare le misure di profilassi per evitare eventuali contagi . A sottolinearlo all’Adnkronos Stefano Paoloni segretario generale del Sap che non nasconde i timori di possibili casi di positivita’ al Covid-19 nei centri di accoglienza sulla scia dell’incremento degli sbarchi in estate. A sollevare maggiori preoccupazioni anche l’allarme coronavirus in Africa dove la variante Delta sta prendendo sempre piu’ piede a fronte avverte l’Oms di un numero di vaccinati che si aggira sull’1 per cento della popolazione. Il centro per migranti piu’ grande d’Europa quello di Crotone che da centro di permanenza e’ stato trasformato praticamente in hotspot per consentire di gestire gli sbarchi e’ al limite della capienza intorno al migliaio di persone – spiega Paoloni – L’hotspot di Lampedusa a volte si fa fatica a svuotarlo in tempi rapidi visto che il numero di persone ospitate – centinaia – e’ quasi sempre di gran lunga superiore alla capienza prevista . Siamo i primi ad entrare in contatto con queste persone i protocolli ci sono ma sono complessi e a volte la vicinanza e’ obbligatoria – osserva Paoloni – Questa settimana abbiamo registrato due carabinieri risultati positivi alla variante Delta quindi e’ chiaro che la preoccupazione e’ molto forte anche perche’ in alcuni centri come a Lampedusa siamo obbligati a lavorare in promiscuita’ con i migranti per vigilare in modo adeguato . Da qui l’invito a un giusto adeguamento delle misure a tutela degli agenti in servizio nei centri di accoglienza. Cro Adnkronos ISSN 2465 – 1222 02-LUG-21 17 46 NNNN
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