Sembrerebbe quasi la scena di un film poliziesco se non fosse però l’amara realtà. A Nettuno, litorale a sud di Roma, un’auto della polizia blocca un fuggitivo già noto alle forze dell’ordine, dopo aver sparato colpi in aria per farlo desistere. Per lui scattano le manette e il trasferimento in carcere. Giunti però sul luogo dove sarebbe dovuta scattare la custodia, i colleghi si sentono rispondere che negli istituti penitenziari del Lazio non c’è posto e quindi l’unica soluzione consiste nel trasferimento ad Avezzano, in Abruzzo. La preoccupazione trae origine dal fatto che l’episodio non è neanche il primo del genere. Sulla vicenda il Segretario Generale del Sap Stefano Paoloni ha rilasciato alcune dichiarazioni riprese dall’agenzia di stampa ADNKRONOS. E’ allarmante, ha affermato Paoloni, che episodi come questo si stiano ripetendo nel tempo. Effettuare una custodia in carcere diventa un dispendio di energie notevole e a volte come in questo caso quando può essere effettuata una custodia si preferisce la denuncia a piede libero. Il sistema sicurezza in questo modo risulta debilitato; per questo rivolgiamo un appello al Ministro della Giustizia perché individui soluzioni fattive affinché chi merita il carcere ci venga collocato.
ADN1750 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA Paoloni Sap volanti costrette a guidare 200 km per portare il fermato ad Avezzano Roma 27 mag. Adnkronos – Bloccato dalla polizia costretta a sparare un colpo in aria viene arrestato dopo un tentativo di fuga. Per lui che a Nettuno dove vive e’ noto per diverse rapine scattano le manette. L’arresto rocambolesco e’ di ieri pomeriggio ma e’ quello che accade dopo e che all’Adnkronos racconta Stefano Paoloni del Sap ad essere avvincente . Al momento di portare il fermato in carcere agli agenti della Squadra Mobile viene detto che sono oltre il ventesimo posto in attesa perche’ negli istituti penitenziari del Lazio non c’e’ posto per quell’uomo – spiega il sindacalista – Ai poliziotti che hanno materialmente eseguito l’arresto non resta quindi che portare l’uomo un italiano di Nettuno al primo carcere disponibile quello di Avezzano e con una volante del territorio guidano per 200 chilometri fino a destinazione. E’ allarmante che episodi come questi si stiano ripetendo nel tempo. Effettuare una custodia in carcere diventa un dispendio di energie notevole e a volte come in questo caso quando puo’ essere effettuata una custodia si preferisce la denuncia a piede libero. Il sistema sicurezza in questo modo risulta debilitato e rivolgiamo un appello al Ministro della Giustizia perche’ individui soluzioni fattive affinche’ chi merita il carcere ci venga collocato . Sil Adnkronos ISSN 2465 – 1222 27-MAG-21 18 04 NNNN
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