POLIZIA.SAP: MANCONI COME STALIN VUOLE ‘RIEDUCARE NEMICO CLASSE’
TONELLI: NON CI SERVONO CORSI DI PACIFISMO MA STIPENDI DIGNITOSI
(DIRE) Roma, 1 ott. – – “I corsi di pacifismo che il senatore
Manconi vorrebbe far fare ai poliziotti italiani ricordano le
‘rieducazioni del nemico di classe’ che Stalin imponeva nella
Russia sovietica”. Lo dice Gianni Tonelli, segretario generale
del Sap, uno dei maggiori sindacati di polizia, a proposito del
disegno di legge depositato da Luigi Manconi in Senato, assieme
ad altri colleghi del Pd e alcuni M5s ed ex-M5s, per istituire
corsi di non violenza per la polizia.
“Il ddl che il presidente della Commissione diritti umani ha
depositato- sottolinea Tonelli- assieme a un manipolo di
parlamentari, tra cui il noto leader no tav Marco Scibona, ben
noto agli archivi delle forze dell’ordine, e’ la triste conferma
di quel che denunciamo da sempre e cioe’ che in parte del mondo
istituzionale e’ fortissimo il partito dell’anti polizia e di
coloro che odiano le divise. In Italia non ci sono troppi agenti
violenti; purtroppo invece ci sono troppi politici come Manconi
che trasudano odio da ogni poro per i servitori dello Stato e che
parlano e agiscono, a spese del contribuente, senza conoscere la
realta’ delle cose”. (SEGUE) (Mar/ Dire)
POLIZIA.SAP: MANCONI COME STALIN VUOLE ‘RIEDUCARE NEMICO CLASSE’ -2-
(DIRE) Roma, 1 ott. – Il segretario del Sap continua: “Il
senatore Manconi puo’ contare su appoggi mediatici importanti,
come e’ noto, a partire dal Tg3. Per Manconi, ex leader di Lotta
Continua e protagonista anche di scontri violenti negli anni di
piombo, ogni occasione e’ buona per sparare a zero contro le
donne e gli uomini in divisa. Il senatore conosce le nostre
scuole di polizia e i nostri corsi di perfezionamento, che
prevedono tra l’altro la materia dei diritti umani? Da chi
dovremmo andare a scuola di pacifismo? Forse dai suoi amici No
Tav o dagli antagonisti che mettono a ferro e fuoco le nostre
citta’?”. E ancora: “Lo sa, il senatore Manconi, che dall’inizio
dell’anno ben 4.000 poliziotti sono rimasti feriti a seguito di
interventi a fronte di pochissime, presunte segnalazioni di
nostri abusi, il piu’ delle volte inesistenti e montati ad arte
sui media? A Manconi e ai suoi amici diamo un consiglio, per il
loro bene e per il nostro: stiano alla larga dai problemi delle
forze di polizia, si occupino dei problemi del Paese se ne sono
capaci. A noi non servono corsi di pacifismo, ma risorse per
avere una formazione migliore, mezzi adeguati, uffici dignitosi e
stipendi all’altezza del rischio che corriamo”. (Mar/ Dire) 18:13 01-10-14 NNNN
POLIZIA. DDL MANCONI: TROPPI AGENTI VIOLENTI, SERVONO CORSI
TESTO IN SENATO: ABUSI FRUTTO DI PREPARAZIONE INADEGUATA
(DIRE) Roma, 1 ott. – Mentre alla Camera si discute di dotare i
poliziotti di pistola elettrica e videocamere indossabili per una
migliore gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza, al
Senato c’e’ chi ritiene necessario ‘rieducare’ gli agenti con
corsi di ‘non-violenza’ “per i troppi e frequenti episodi di
abusi” imputabili non “a casi di singoli” ma all'”inadeguatezza
della loro preparazione”. E’ scritto nero su bianco in un disegno
di legge, a prima firma del presidente della Commissione
straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani,
Luigi Manconi, depositato a Palazzo Madama assieme ad altri 17
colleghi del Pd, alcuni senatori M5s ed ex del Movimento di Beppe
Grillo.
La proposta, pensata il 14 luglio, e’ stata assegnata la
scorsa settimana alla commissione Affari costituzionali di
Palazzo Madama. “Al fine di garantire la piena conformita’
dell’istruzione, della formazione e dell’aggiornamento
professionale del personale delle Forze di polizia” ai “valori
della Costituzione della Repubblica e della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea” all’articolo 1 del testo si
propone l’inserimento, nei programmi didattici destinati alla
formazione e all’aggiornamento delle Forze di polizia, delle
attivita’ e degli insegnamenti funzionali all’apprendimento delle
tecniche e dei metodi della non violenza.
Nella premessa al ddl, si osserva: “I troppo frequenti episodi
di violenze e abusi da parte delle Forze di polizia, sembrano
denotare, tra le altre cause, l’inadeguatezza della loro
preparazione e l’esigenza di una complessiva revisione del loro
percorso formativo, nel segno di una maggiore democratizzazione.
Per ricorrenza, dimensioni e gravita’, comportamenti violenti e
prevaricatori quali quelli tenuti, ad esempio, in occasione del
G8 di Genova, non sono imputabili esclusivamente ad eccessi e
devianze di singoli agenti, ma a una complessiva esigenza di
miglioramento, sotto il profilo deontologico e valoriale, della
preparazione del personale di polizia”.
Nel ddl Maconi sui corsi di ‘non violenza’
ai poliziotti, presentanto in Senato, si sottolinea che “il
continuo confronto con situazioni di difficolta’ e spesso anche
di scontro richiede una preparazione ad ampio spettro, che
fornisca gli strumenti per gestire, nella maniera appunto piu’
pacifica possibile, condizioni di tensione e stemperarne la
conflittualita’. In tal senso, sarebbe quanto mai opportuno- si
suggerisce- arricchire il percorso formativo del personale delle
Forze di polizia di tecniche e metodologie non violente, che
forniscano loro gli strumenti per la risoluzione pacifica dei
conflitti e per il superamento di situazioni di tensione”.
È significativo sotto questo profilo, spiegano i firmatari,
che “nella maggior parte dei Paesi europei il percorso formativo
e di aggiornamento del personale di polizia, soprattutto se
destinato al servizio di ordine pubblico, comprenda anche
l’apprendimento delle tecniche e delle metodologie non violente,
con risultati alquanto positivi”. Pertanto, concludono, “nella
consapevolezza dell’importanza del momento formativo ai fini
dell’introiezione dei migliori modelli comportamentali, il
presente disegno di legge intende promuovere la conoscenza e il
ricorso alla non violenza, quale metodo di risoluzione dei
conflitti, tra le forze di polizia, cosi’ conformandone
pienamente il ruolo ai valori democratici sanciti dalla
Costituzione”.
Gli altri firmatari del disegno di legge
sono: i senatori Pd Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini,
Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria
Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Daniele Gaetano Borioli,
Maria Spilabotte, Erica D’Adda, Monica Cirinna’, Francesca
Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe, Laura Puppato; i due
M5s Marco Scibona e Manuela Serra; gli ex pentastellati ora nel
gruppo Misto Adele Gambaro e Marino Germano Mastrangeli.
Il ddl presentato in Senato, tra l’altro, sancisce in capo al
Ministro dell’interno l’obbligo di presentare alle Camere, con
cadenza annuale, una relazione sull’attivita’ formativa
realizzata, comprensiva altresi’ dell’indicazione degli obiettivi
prefissati per l’anno successivo. Il contenuto di tale relazione
potra’ poi, ovviamente, essere oggetto di dibattito parlamentare
e, se del caso, di atti di indirizzo che forniscano dunque, al
Governo – e nella specie al Ministro dell’interno, nella sua
qualita’ di autorita’ nazionale di pubblica sicurezza – le
direttive necessarie per la definizione delle linee
programmatiche per l’istruzione, formazione e aggiornamento delle
Forze di polizia.
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