ha il sapore di una vera e propria provocazione”
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Lo afferma il segretario del Sap Gianni Tonelli sottolineando che nel libro ”
non c’è alcuna presa di distanza dall’attività criminosa di Totò Riina, detenuto al 41bis con 18 ergastoli sulle spalle”
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Condivido la posizione di Salvatore Borsellino che si è detto pronto ad autodenunciarsi pur di impedire la presentazione del libro a Palermo, a pochi passi da via d’Amelio: si tratta – conclude Tonelli – di un vero e proprio insulto alla memoria del fratello Paolo Borsellino”
. (ANSA).
(AGENPARL) – Rona, 08 giu 2016 – Continua a far discutere il libro “Riina family life”, scritto da Salvo Riina, figlio del boss di Cosa Nostra.
L’editore Mario Tricarico ha prenotato, per il 18 giugno, una sala dell’Hotel Politeama di Palermo per far conoscere il libro anche in Sicilia.
“Questo episodio – afferma il segretario generale del Sap Gianni Tonelli – ha il sapore di una vera e propria provocazione. Tanto più perché il libro di Salvo Riina non contiene al suo interno nessuna presa di distanza dall’attività criminosa di Totò Riina, detenuto al 41bis con 18 ergastoli sulle spalle.
Il libro, infatti, non fa altro che sottolineare quello che può essere considerato l’idillio familiare dei Riina e dipinge il boss mafioso come un buon padre di famiglia, immerso in atmosfere che ricordano vagamente le scene della saga de ‘Il Padrino’.
Condivido, dunque, la posizione di Salvatore Borsellino che si è detto pronto ad autodenunciarsi pur di impedire la presentazione del libro a Palermo, a pochi passi da via d’Amelio: si tratta di un vero e proprio insulto alla memoria del fratello Paolo Borsellino”.
(AFFARITALIANI.it) La presentazione a Palermo del libro di Salvo Riina ”
ha il sapore di una vera e propria provocazione”
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Lo afferma il segretario del Sap Gianni Tonelli sottolineando che nel libro ”
non c’e’ alcuna presa di distanza dall’attivita’ criminosa di Toto’ Riina, detenuto al 41bis con 18 ergastoli sulle spalle”
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Condivido la posizione di Salvatore Borsellino che si e’ detto pronto ad autodenunciarsi pur di impedire la presentazione del libro a Palermo, a pochi passi da via d’Amelio: si tratta – conclude Tonelli – di un vero e proprio insulto alla memoria del fratello Paolo Borsellino”
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