Una nuova rotta Balcanica che parte dalla Turchia fino ad arrivare alla Serbia. Un nuovo epicentro rispetto all’ormai conosciuto passaggio per la Bosnia. Dalla Serbia passando attraverso Croazia e Slovenia, per arrivare nei boschi del Carso e raggiungere le frontiere italiane del Friuli-Venezia Giulia. Un giro più ampio e difficoltoso, ma sicuramente meno conosciuto e per questo con più probabilità di evadere i controlli. Dall’ex Jugoslavia è stato calcolato un aumento del 170 percento rispetto allo scorso anno.
Lorenzo Tamaro, Segretario Provinciale del SAP Trieste a Panorama: «La situazione è insostenibile con una forte carenza di organico e logistica inadeguata» prosegue «in ottobre solo la Polizia di Frontiera di Trieste ha dovuto gestire 1.932 migranti rintracciati rispetto ai 491 dello scorso anno…ci vogliono nuovi accordi tra i Paesi per ristabilire le riammissioni in Slovenia».
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