Polizia: sciopero mensa membri Sap in solidarietà segretario
Tonelli a 36mo giorno contro ‘azione repressiva Dipartimento’
(ANSA) – ROMA, 25 FEB – Gli appartenenti al Sindacato autonomo di Polizia ( Sap) hanno attuato oggi in tutta Italia uno ‘sciopero della mensa’ per esprimere la solidarietà al segretario Gianni Tonelli, giunto al 36mo giorno di sciopero della fame per denunciare ”
l’azione repressiva del Dipartimento di pubblica sicurezza”
nei confronti del sindacato e la ”
debilitazione dell’apparato della sicurezza”
.
”
Non so quanto potrò resistere, questa vicenda comincia a diventare molto difficile e problematica”
dice Tonelli ricordando che la protesta è scattata subito dopo la sospensione di un poliziotto aderente al sindacato per aver mostrato durante una trasmissione televisiva ”
l’inadeguatezza degli equipaggiamenti in uso alla polizia”
.
”
Tutti sanno – sottolinea una nota del Sap – che i nostri caschi sono marci, i giubbotti scaduti, gli ambienti di lavoro luridi, gli equipaggiamenti inadeguati, la formazione insufficiente e l’apparato debilitato dai tagli”
. Ma qui ”
ci sono in gioco valori ben più importanti di un casco marcio o di un giubbotto antiproiettile scaduto: ci sono colleghi che sono stati puniti per aver detto la verità. Con coraggio si sono caricati l’onere di denunciare le inefficienze del sistema e per questo vengono perseguitati”
.
Secondo Tonelli, ”
l’azione repressiva del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è scattata per cercare di reprimere con il falso il nostro dissenso. Si tratta di una cosa gravissima perché sono stati minati i valori fondanti della nostra democrazia. Per questo motivo chiedo di essere ascoltato”
. ”
E’ chiaro che nessuno vuole interessarsi del mio gesto – conclude il segretario del Sap – perché prestare attenzione al mio sciopero della fame significa prestare attenzione alle responsabilità dei nostri vertici, che sono ineludibili”
.(ANSA). COM-GUI/S0A QBXB
AGENPARL
Sicurezza, Sap: lo sciopero della fame di Tonelli si allarga a tutte le mense d’Italia
(AGENPARL) – Roma, 25 feb 2016 – “Non so quanto potrò resistere. Questa vicenda comincia a diventare molto difficile e problematica”. Il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Gianni Tonelli, commenta così il suo 36° giorno di sciopero della fame, iniziato lo scorso 21 gennaio per denunciare la debilitazione dell’apparato della sicurezza e contro l’attività repressiva delle azioni finalizzate a denunciare lo stato delle cose, tra le altre quella di un collega sospeso dal servizio per aver mostrato durante una trasmissione televisiva l’inadeguatezza degli equipaggiamenti in uso alla polizia.
Ed è per questo che oggi il Sap attua a livello nazionale lo sciopero della mensa per manifestare la propria vicinanza e solidarietà a Tonelli. Secondo il sindacato, “i poliziotti e i cittadini meritano un apparato della sicurezza efficiente. Tutti sanno che i nostri caschi sono marci, i giubbotti scaduti, gli ambienti di lavoro luridi, gli equipaggiamenti inadeguati, la formazione insufficiente e l’apparato debilitato dai tagli”.
Il Sap sottolinea che “ci sono in gioco valori ben più importanti di un casco marcio o di un giubbotto antiproiettile scaduto. Ci sono colleghi che sono stati puniti per aver detto la verità. Con coraggio si sono caricati l’onere di denunciare le inefficienze del sistema e per questo vengono perseguitati”.
Tonelli ribadisce che “l’azione repressiva del Dipartimento della Pubblica Sicurezza è scattata per cercare di reprimere con il falso il nostro dissenso. Si tratta di una cosa gravissima perché sono stati minati i valori fondanti della nostra democrazia. Per questo motivo chiedo di essere ascoltato. E’ chiaro che nessuno vuole interessarsi del mio gesto – conclude il segretario del Sap – perché prestare attenzione al mio sciopero della fame significa prestare attenzione alle responsabilità dei nostri vertici, che sono ineludibili”.
ADNKRONOS
POLIZIA: ‘SCIOPERO DELLA MENSA’, MEMBRI SAP SOLIDALI CON SEGRETARIO
Roma, 25 feb. (AdnKronos) – Oggi ”
sciopero della mensa”
per gli
appartenenti al Sindacato autonomo di Polizia ”
per manifestare la
propria vicinanza e solidarietà a Tonelli”
, il segretario generale del
Sap giunto al suo 36° giorno di sciopero della fame, iniziato lo
scorso 21 gennaio ”
per denunciare la debilitazione dell’apparato della
sicurezza e contro l’attività repressiva delle azioni finalizzate a
denunciare lo stato delle cose, tra le altre quella di un collega
sospeso dal servizio per aver mostrato durante una trasmissione
televisiva l’inadeguatezza degli equipaggiamenti in uso alla polizia”
.
Secondo il sindacato, ”
i poliziotti e i cittadini meritano un apparato
della sicurezza efficiente. Tutti sanno che i nostri caschi sono
marci, i giubbotti scaduti, gli ambienti di lavoro luridi, gli
equipaggiamenti inadeguati, la formazione insufficiente e l’apparato
debilitato dai tagli”
. Il Sap sottolinea che ”
ci sono in gioco valori
ben più importanti di un casco marcio o di un giubbotto antiproiettile
scaduto. Ci sono colleghi che sono stati puniti per aver detto la
verità. Con coraggio si sono caricati l’onere di denunciare le
inefficienze del sistema e per questo vengono perseguitati”
.
Tonelli ribadisce che ”l’azione repressiva del
Dipartimento della Pubblica Sicurezza è scattata per cercare di
reprimere con il falso il nostro dissenso. Si tratta di una cosa
gravissima perché sono stati minati i valori fondanti della nostra
democrazia. Per questo motivo chiedo di essere ascoltato. E’ chiaro
che nessuno vuole interessarsi del mio gesto – conclude il segretario
del Sap – perché prestare attenzione al mio sciopero della fame
significa prestare attenzione alle responsabilità dei nostri vertici,
che sono ineludibili”
. (Red/AdnKronos) ISSN 2465 1222 25-FEB-16 15:58
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