L'INTERVISTA DI RADIO 24 A PAOLONI: DAL DDL SICUREZZA ALL'ATTO DOVUTO

L’INTERVISTA DI RADIO 24 A PAOLONI: DAL DDL SICUREZZA ALL’ATTO DOVUTO

Dal DDL Sicurezza all’atto dovuto, senza dimenticare la proposta di una ‘zona cuscinetto’ nella gestione delle manifestazioni, sono molteplici i temi affrontati dal Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, nel...

Dal DDL Sicurezza all’atto dovuto, senza dimenticare la proposta di una ‘zona cuscinetto’ nella gestione delle manifestazioni, sono molteplici i temi affrontati dal Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, nel corso della sua intervista a ’24 Mattino’ su Radio 24.
Da anni, ha ricordato, il Sindacato Autonomo di Polizia invoca le norme contenute ne DDL Sicurezza, non solo “per avere maggiori tutele” ma anche “per poter svolgere meglio la nostra professione, in modo più sicuro ed efficace” e “anche per questo, chiediamo che il DDL Sicurezza venga approvato il prima possibile. Poi, eventualmente, può esserci un ulteriore provvedimento per completare quell’insieme di norme che possono essere adeguate per consentirci di svolgere i servizi soprattutto di ordine pubblico in piazza in maniera più sicura e tutelata”.

In merito all’indiscrezione sul provvedimento per una legge che permetterebbe di evitare che gli agenti vengano iscritti nel registro degli indagati in caso di atto dovuto, Paoloni ha affermato di valutare positivamente l’iniziativa, in quanto oggi “nel momento in cui siamo chiamati per legge all’uso della forza o, a volte, purtroppo, anche all’uso delle armi vi è un’iscrizione nel registro degli indagati per atto dovuto automatica, nonostante anche nel nostro ordinamento siano previste delle scriminanti”. Quantomeno nella prima fase gli accertamenti di garanzia andrebbero fatti “dalla nostra Amministrazione, cioè seguiti attraverso un percorso che sia la nostra Amministrazione, il nostro datore di lavoro ad affrontare. Poi è chiaro che se dovessero emergere delle responsabilità è giusto che il procedimento penale poi prosegua”.

Zone cuscinetto nell’ambito della gestione delle piazze? “Siamo stati più volte accusati di avere utilizzato la forza in modo ‘gratuito’ o inopportuno, per questo riteniamo che tra gli operatori delle forze dell’ordine e i manifestanti debba esserci un’area di sicurezza, un paio di metri, e che al di sotto di questa soglia l’uso della forza debba essere legittimo sempre”.

 

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