Il D.lgs. n.36/2021 ha riordinato e riformato la materia degli enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché del lavoro sportivo, prevedendo in particolare al comma 6 dell’articolo 25 che “I lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono prestare la propria attività nell’ambito delle società e associazioni sportive dilettantistiche fuori dall’orario di lavoro, fatti salvi gli obblighi di servizi, previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza. A essi si applica il regime previsto per le prestazioni sportive dei volontari di cui all’articolo 29, comma 2. L’attività dei lavoratori dipendenti di cui al presente comma può essere retribuita dai beneficiari solo previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza…”.
Considerato che le disposizioni citate sono vigenti dal 1° gennaio 2023, abbiamo scritto al Dipartimento al fine di rendere concretamente applicabile la nuova normativa anche attraverso l’emissione di circolare esplicativa e con specifico riferimento all’aspetto retributivo nel caso un appartenete svolga, ad esempio, attività di allenatore o tecnico sportivo.
L’esigenza della nostra richiesta nasce dalla necessità di evitare disparità di trattamento all’interno della categoria di dipendenti pubblici se solamente per gli appartenenti alla Polizia di Stato non fosse prevista la possibilità di svolgere attività extraprofessionale retribuita e se continuasse ad essere compensata esclusivamente con rimborsi spese. Infatti il Ministero della Difesa ha già dato disposizioni al riguardo con apposita circolare del 20 dicembre 2022.
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