'NDRANGHETA: STRANGIO, UN CAPO ASSOLUTO A SOLI 30 ANNI
IL TEMUTO KILLER DI DUISBURG, DALL'ASPROMONTE IN OLANDA
(ANSA) – SAN LUCA (REGGIO CALABRIA), 18 DIC – Ha solo 30 anni ma e' un capo assoluto, e' nato a Siderno (Reggio Calabria), risiede a Kaarst, nella Renania-Westfalia, e li' e' titolare di due pizzerie. Si chiama Giovanni Strangio, da San Luca, Aspromonte reggino, arrestato ieri sera ad Amsterdam, dopo due anni e mezzo di latitanza, ricercato perche' sospettato di essere tra gli autori della strage di Duisburg.
Prima dell'omicidio delle sei persone, davanti al ristorante 'Da Bruno' della citta' tedesca nel Ferragosto di due anni fa, di Giovanni Strangio neanche si parlava. Non era tra quelli piu' in vista nella geografia mafiosa della locride, anche se era cugino di Maria Strangio, la donna uccisa a Natale del 2006 a San Luca, episodio che gli inquirenti datano come quello della nuova partenza della sanguinosa strage tra i due gruppi criminali aspromontani.
Gia' in concomitanza con il funerale di Maria Strangio, Giovanni Strangio era stato arrestato dalla Polizia perche' trovato in possesso di una pistola. Ed in carcere era rimasto fino a giugno del 2007. Ma veniva considerato un 'picciotto' di taglia piccola. Poi piu' niente.
Di lui si erano perse le tracce in Calabria, ma l' agosto 2007 Strangio era stato segnalato in Germania. Il 10 aveva affittato un'automobile, una Renault Clio nera. Auto centrale ai fini dell'indagine condotta dalla Polizia tedesca e da quella italiana sull'agguato di meta' agosto.
Per ricollegare la mattanza di Duisburg al nome di Giovanni Strangio passarono, in realta', poche ore. A Kaarst venne, infatti, perquisita la sua abitazione: lui non c'era, ma alla Polizia tedesca era apparsa subito un'abitazione abbandonata in tutta fretta e, del resto, l'identikit diffuso poche ore dopo la strage lasciava pochi dubbi. Quel testimone che racconta alla Polizia di avere visto una persona allontanarsi dal ristorante 'Da Bruno' alla guida di un'automobile nera e a forte velocita' sembrava essere in tutto e per tutto come la descrizione di Giovanni Strangio.
Lui e' un giovane dal cognome pesante, cugino di un altro Strangio, Sebastiano, entrambi considerati i capi della cosca denominata 'Iancu', tra le piu' radicate e pericolose di San Luca. 'Nel corso degli anni – dice la polizia – la cosca ha acquisito un considerevole potere carismatico in forza del vincolo associativo che lega elementi socialmente pericolosi'.
Quando ad agosto 2007 viene emesso il provvedimento contro Giovanni Strangio all'inizio ne nasce anche una querelle: l'ordine di arresto sembra valido solo per il territorio tedesco in quanto il giovane non ha alcuna pendenza penale in Italia. Ma i primi di settembre l'ordine di cattura viene internazionalizzato ed eseguibile dunque in qualsiasi Paese europeo. Da allora e' stata caccia all'uomo. L'uomo dagli occhi blu e dai capelli scuri non si trovava, ne' a San Luca e ne' nella Renania. Era in una casa tra i canali di Amsterdam e li' lo hanno scovato gli uomini di Renato Cortese, il capo della Mobile di Reggio, l'uomo che scova i latitanti, che prima di Strangio aveva arrestato nientemeno che Bernardo Provenzano.
(ANSA) VF/FLC 13-MAR-09 09:31
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