1 Maggio 2010
Grazie ad un ricorso della Segreteria SAP di Genova guidata da Massimo Valeri, un collega infortunatosi a seguito di alcuni scontri ha ottenuto una importante sentenza favorevole da parte del TAR e un risarcimento di oltre 8.000 euro che dovra' pagare il Ministero dell'Interno.
Si tratta di una sentenza significativa che, per la prima volta, chiarisce le responsabilita' della nostra Amministrazione nei confronti del personale.
Tutto nasce da alcuni scontri che si sono verificati a Genova nel 2000, nell'ambito del tristemente famoso congresso Tebio (una mostra di biotecnologie tenutasi nell'area antistante la Fiera del Mare, piazzale Kennedy).
Ci furono delle violente proteste da parte dei soliti no global, tute bianche, anarchici e compagnia cantando e fu ordinata una carica nei confronti di questi manifestanti.
Il collega in questione riporto' un infortunio.
L'operatore, appartenente come gli altri all'Upgsp della Questura, era in divisa ordinaria senza alcuna protezione.
E proprio da qui muove la condanna nei confronti del Ministero.
Nelle motivazioni della sentenza, infatti, si sottolinea il fatto di aver omesso di ordinare l'intervento agli Agenti del Reparto Mobile, di aver ordinato l'intervento ad una squadra non “specificamente qualificata”, di aver omesso di “fornire agli Agenti i prescritti e necessari dispositivi di protezione individuale, nonche' gli idonei armamenti” e di aver omesso di “provvedere le misure appropriate affinche' solo gli Agenti con adeguate istruzioni potessero accedere alle zone di esposizione al rischio grave”.
Il Tar basa la sua decisione, in particolare, sull'art. 2087 del Codice Civile che prevede per il datore di lavoro l'obbligo di adottare le misure che, secondo la particolarita' del servizio svolto, sono necessarie a tutelare l'integrita' fisica e la personalita' morale dei dipendenti.
Una sentenza davvero rilevante.
Come sempre il SAP e' il sindacato dei fatti, non delle chiacchiere!
Si tratta di una sentenza significativa che, per la prima volta, chiarisce le responsabilita' della nostra Amministrazione nei confronti del personale.
Tutto nasce da alcuni scontri che si sono verificati a Genova nel 2000, nell'ambito del tristemente famoso congresso Tebio (una mostra di biotecnologie tenutasi nell'area antistante la Fiera del Mare, piazzale Kennedy).
Ci furono delle violente proteste da parte dei soliti no global, tute bianche, anarchici e compagnia cantando e fu ordinata una carica nei confronti di questi manifestanti.
Il collega in questione riporto' un infortunio.
L'operatore, appartenente come gli altri all'Upgsp della Questura, era in divisa ordinaria senza alcuna protezione.
E proprio da qui muove la condanna nei confronti del Ministero.
Nelle motivazioni della sentenza, infatti, si sottolinea il fatto di aver omesso di ordinare l'intervento agli Agenti del Reparto Mobile, di aver ordinato l'intervento ad una squadra non “specificamente qualificata”, di aver omesso di “fornire agli Agenti i prescritti e necessari dispositivi di protezione individuale, nonche' gli idonei armamenti” e di aver omesso di “provvedere le misure appropriate affinche' solo gli Agenti con adeguate istruzioni potessero accedere alle zone di esposizione al rischio grave”.
Il Tar basa la sua decisione, in particolare, sull'art. 2087 del Codice Civile che prevede per il datore di lavoro l'obbligo di adottare le misure che, secondo la particolarita' del servizio svolto, sono necessarie a tutelare l'integrita' fisica e la personalita' morale dei dipendenti.
Una sentenza davvero rilevante.
Come sempre il SAP e' il sindacato dei fatti, non delle chiacchiere!
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