Incidenti a Crotone: sit-in del SAP

Incidenti a Crotone: sit-in del SAP

Si e’ svolto il giorno 8, davanti alla questura di Crotone, un sit in dei sindacati della Polizia (per il SAP, in rappresentanza del Segretario Generale, vi era il...

Si e’ svolto il giorno 8, davanti alla questura di Crotone, un sit in dei sindacati della Polizia (per il SAP, in rappresentanza del Segretario Generale, vi era il
Segretario Regionale Michele GRANATIERO, il Vice Mario SANTARSIERO, ed il Segretario Provinciale di Crotone Eugenio LUCENTE, con i componenti di segreteria VELTRI,
ZANNINO e PIGNATARO) per protestare contro lo stato in cui operano le forze dell’ordine, all’indomani degli scontri del primo agosto davanti al centro Sant’Anna
di Isola Capo Rizzuto, in cui 40 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri sono rimasti feriti.

In mattinata si e’ svolta un’assemblea, partecipata anche dal Presidente
della Provincia ZURLO e dai sindaci di Crotone VALLONE e di Isola Capo Rizzuto GIRASOLE, in cui i sindacati hanno chiesto un incontro con il Prefetto e il Questore.

Necessaria, secondo i manifestanti, una visita ispettiva presso il C.A.R.A. Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, il piu’ grande in Europa con i suoi 1400 stranieri
presenti. La situazione e’ divenuta inaccettabile, spesso si parla delle condizioni in cui vivono gli immigrati ma non si valutano le condizioni in cui lavorano
gli operatori di polizia.

Il centro d’accoglienza e’ un cantiere a cielo aperto, un posto dove qualsiasi persona puo’ reperire facilmente armi e mezzi per poter fronteggiare
le forze dell’ordine; si chiede che gli operatori della polizia, oggi in scarsissimo numero sia in termini di uomini che di mezzi e di materiale individuale
e di reparto per lo svolgimento dei servizi di O.P., siano integrati.

Il Governo ha fallito sul tema dell’immigrazione e le conseguenze non possono gravare ulteriormente sugli uomini in divisa. Le cause che hanno portato alla rivolta
del primo agosto risiedono, come aveva gia’ segnalato il Segretario Generale Nicola TANZI, nell’allungamento dei tempi di permanenza nei centri.

La Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale, che decide se riconoscere lo status di rifugiato, non e’ in grado di assolvere
al delicato compito nei tempi stabiliti dalla legge innescando inconsapevolmente tensioni tra le diverse etnie presenti.

Allo stato, dopo un proficuo incontro con il Vicario della Questura di Crotone Dott. Roberto PELLICONE, data la contemporanea assenza del Prefetto e del Questore,
secondo le OO.SS. presenti appare assolutamente necessario far presidiare il centro da uomini dei reparti mobili, in numero adeguato e con mezzi idonei; un numero fisso e
non ondivago di operatori che non puo’ essere inferiore alla 100 unita’, utile a fronteggiare all’occorrenza analoghi episodi di violenza, si ritiene inoltre necessario
nell’immediatezza, anche in considerazione dei segnalati cantieri edili in piena attività, di rivedere al ribasso la capienza del centro che a parere degli addetti ai
lavori non dovrebbe superare le 700 unita’.


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