IMPIEGO DEL PERSONALE PRESSO ENTI O ORGANISMI INTERNAZIONALI: LIMITI TEMPORALI DI DURATA

IMPIEGO DEL PERSONALE PRESSO ENTI O ORGANISMI INTERNAZIONALI: LIMITI TEMPORALI DI DURATA

Questa mattina si è svolta una riunione tra l’amministrazione della P.S. e le organizzazioni sindacali riguardante i limiti temporali di sei anni per l’impiego del personale presso enti o...

Questa mattina si è svolta una riunione tra l’amministrazione della P.S. e le organizzazioni sindacali riguardante i limiti temporali di sei anni per l’impiego del personale presso enti o organismi internazionali. Per l’Amministrazione erano presenti il Direttore del Servizio Affari Generali della DAGEP, dott. Massimo Castelli, il Direttore del Servizio Sovrintendenti, Assistenti e Agenti della DAGEP, dott. Massimo Ucci, e il Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, dott.ssa Maria De Bartolomeis.

La parte pubblica, su espressa richiesta del SAP, ha precisato che il limite dei sei anni riguarderebbe tutte le tipologie di impiego all’estero, senza alcuna distinzione. Alla base della circolare vi è l’esigenza del Dipartimento di esigere, dopo un determinato periodo di tempo ben definito, il rientro in Amministrazione del personale impiegato all’estero da molti anni.

In premessa, il SAP, come principio generale, ha evidenziato che, trattandosi di una tipologia di servizio particolarmente attraente anche dal punto di vista economico, è sicuramente importate garantire una adeguata rotazione tra i colleghi e, dunque, ampliare la possibilità di accesso a questa tipologia di servizio.

Tuttavia, al tavolo della riunione, questa organizzazione sindacale ha sollevato alcune considerazioni di merito, in quanto la variegata tipologia di organismi, enti, bandi, funzioni e contratti richiede un’attenzione particolare. In primo luogo, è stato sottolineato che detto limite, così come previsto, determina una disparità rispetto alle altre forze di polizia, italiane (Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera) ed estere, che prevedono periodi di permanenza più lunghi o, in alcuni casi, non pongono limiti. Le organizzazioni sindacali hanno quindi richiesto un coordinamento tra le forze di polizia italiane, attraverso l’istituzione di un tavolo per armonizzare le regole e le circolari, con particolare riferimento ai limiti temporali.

Un limite temporale così stringente limiterebbe, di fatto, la possibilità per il nostro personale di acquisire, grazie a una permanenza di medio-lungo periodo, posizioni di vertice all’interno degli organismi internazionali. Quest’ultimo aspetto, non trascurabile, sarebbe vantaggioso per il prestigio della nostra Polizia di Stato.

Il limite di sei anni, peraltro, per alcuni contratti e bandi che richiedono esperienze, professionalità e conoscenze specifiche, non espressamente riservati alla nostra Amministrazione, rischierebbe di consentire ad altre forze di polizia dell’Unione di occupare le posizioni a discapito del personale PS.

Alla luce di queste riflessioni, il SAP ha richiesto, oltre alla creazione del citato tavolo per il coordinamento interforze, di rivedere la circolare diversificando i limiti temporali in base alla tipologia di contratto e bando (ad esempio, contratto 5 anni + 5), aumentando, ove necessario, il termine temporale nei casi in cui determinati requisiti sono necessari per la funzionalità dell’apparato nonché per non perdere l’opportunità di acquisire ruoli di vertice.

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