Si legge sul Secolo d’Italia: “Neppure lo sgombero pacifico, con cui si è messo fine all’occupazione abusiva del capannone di Modena, riesce a far calare il silenzio sulla vicenda del rave party. E poco importa che si sia trattato di una operazione pacifica e ordinata. Di un finale di “partita” tra legalità e illegalità, su cui si sono espressi con soddisfazione bipartisan illustri esponenti istituzionali: dal Ministro dell’Interno Piantedosi, al governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini (che si è addirittura detto grato per la soluzione positiva trovata ad un evento illegale). Ma addirittura, pubblicare in prima pagina una vignetta come quella del Fatto Quotidiano che ritrae un agente nell’atto di pestare a sangue un raver è parso davvero eccessivo, oltre che non rispondente a quanto accaduto…
Il Sap, non si è limitato a dissentire, ma ha deciso di presentare formale querela sottolineando che, ancora nei giorni scorsi Il Fatto Quotidiano relativamente agli avvenimenti legati al raduno illegale di Modena, «pubblicava in prima pagina una vignetta dove si rappresentava un poliziotto in tenuta antisommossa nell’atto di colpire a sangue un soggetto».
Il Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia, ha anche commentato: «Un disegno lesivo dell’immagine della Polizia oltre che di pessimo gusto e fuori luogo. In primis perché era assolutamente decontestualizzata dai fatti di Modena. E in secundis perché appare come una forzatura legata ad una nascente narrativa anti Forze dell’Ordine – continua il sindacalista – I cui operatori sono al servizio della collettività e per la tutela della legalità. Indipendentemente dal colore dei partiti politici al Governo».
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