(articolo de La Stampa del 13 luglio 2008)
di Massimo Numa
Cambiano i governi. Da sinistra a destra, ma i problemi delle forze dell'ordine restano gravi. Dura la denuncia dei sindacati di polizia, Sap e Siulp, sugli sviluppi di una vertenza che potrebbe avere pesanti conseguenze anche a Torino.
Cosi' il segretario nazionale del Sap, Nicola Tanzi, sintetizza la situazione: “Governo deludente per 3 motivi: non ha detassato lo straordinario per le forze di polizia, zero risorse per adesso e ulteriori tagli per 800 milioni di euro al Viminale da oggi al 2011. Infine il decreto 112/2008 (“antifannulloni”) che non riconosce la specificita' delle forze di polizia, creando situazioni imbarazzanti e tali da creare un profondo malessere. Aspettiamo un dietro front, ma che sia rapido. In caso contrario, il malumore crescera'.”
I sindacalisti spiegano con paio di esempi: “Se un poliziotto si fa male in servizio, deve produrre certificati attraverso un meccanismo piu' complicato e rischia pure, dopo un periodo, la decurtazione dello stipendio. Non si possono fare di ogni erba un fascio”. L'amministrazione del Viminale e' senza fondi e vengono colpiti anche i reparti piu' operativi, come la squadra mobile. Spiega Antonio Gurgigno, dirigente nazionale Sap: “Una parte degli straordinari non sara' pagata. Ci viene proposto il riposo compensativo. Ma non e' una proposta accettabile”.
Poi un documento congiunto, firmato da tutte le sigle sindacali: “Il recente decreto-legge 112/2008, emanato dal governo il 25 giugno scorso e riguardante la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009/2011, ha costretto le organizzazioni sindacali delle Forze di polizia a denunciare lo stato di disagio che attualmente pervade il personale. Prendiamo atto che anche l'attuale Governo ha proposto una manovra finanziaria assolutamente penalizzante per gli operatori delle Forze di polizia. Sara' impedito l'acquisto di autovetture, mezzi, strumenti utili per garantire la sicurezza dei cittadini”.
Ancora: “Prevista anche la riduzione netta nel triennio dell'organico per la sola polizia di Stato, dovuta al mancato turn over, di circa 7 mila unita'.”
Poi: “Il taglio dell'organico riguarda tutte le Forze dell'ordine, ed un'ulteriore riduzione del 10 per cento del capitolo di spesa per lavoro straordinario”.
Nel mirino anche la politica penintenziaria: “Registriamo l'assenza di stanziamenti per l'edilizia penitenziaria ed il taglio dei fondi previsti per la manutenzione degli istituti di pena. Questi interventi produrranno una riduzione dei servizi e della capacita' operativa e di intervento sul territorio, con conseguente riduzione dei livelli e della capacita' di risposta alle richieste continue di sicurezza da parte dei cittadini”. Firmato Siulp, Sap, Silp-cgil, Siap, Anfp, consap, Anip italia sicura, Fsp-ugl, Coisp, Uilps. Quindi, per la polizia penitenziaria: Sappe, cgil-fp, Cisl fp, Sinappe. Corpo forestale dello stato: sapaf, Uil, Ugl e Fesifo.
Sicurezza, arrivano trecento milioni. Più soldi agli agenti
(Articolo de Il Giornale del 13 luglio 2008)
da Roma
A caccia di risparmi, il governo taglia del 30 per cento a partire dal 2009 la spesa per organi collegiali e monocratici che operano nelle amministrazioni pubbliche. Colpita, in particolare, l’Autorita' per l’energia elettrica e il gas. Non solo perche' i componenti vengono ridotti da cinque a quattro. Ma soprattutto perche', entro 30 giorni dall’approvazione della manovra economica in Parlamento, decadranno gli attuali vertici: il presidente Alessandro Ortis e l’unico consigliere in carica (gli altri posti sono vacanti) Tullio Maria Fanelli.
L’Authority perde un componente, ma guadagna in competenze. L’emendamento del parlamentare leghista Maurizio Fugatti, approvato dalla commissione Bilancio della Camera nel corso dell’esame del decreto sulla manovra economica, prevede infatti che l’organismo svolga “attività consultiva e di segnalazione” per l’individuazione, le autorizzazioni e le convenzioni per l’avvio della produzione di energia elettrica nucleare. Lo stesso Fugatti, di fronte alle proteste del centrosinistra che parla di “decapitazione” dell’Authority, ricorda che “gli attuali vertici sono ovviamente azzerati, ma possono essere rinominati: verso Ortis non vi è alcuna preclusione”. Ma secondo Enrico Letta (Pd), l’emendamento “suona come una vendetta nei confronti dei comportamenti dell’autorità, specie sulla Robin Tax”.
Via libera, da parte della commissione Bilancio, anche a uno stanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro per la sicurezza pubblica. Duecento milioni confluiranno in un fondo finalizzato alla tutela della sicurezza pubblica (40 milioni potranno essere destinati ad assunzione di personale, in via prioritaria dalle Forze armate). Gli altri 100 milioni sono stati stanziati per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico. Il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas ricorda che e' possibile destinare alle spese di funzionamento delle forze dell’ordine le somme di danaro sequestrate alla criminalità organizzata. I sindacati di polizia non sono pero' soddisfatti dello stanziamento, che giudicano insufficiente. “Non è una risposta positiva ai problemi delle forze dell’ordine”, sostiene il Sap.
Fra le norme approvate, anche una liberalizzazione per gli impianti di carburante nella rete stradale. E ancora: il piano casa per i meno abbienti varra' anche per gli immigrati, purché in Italia da almeno 10 anni, e residenti da 5 anni nella regione interessata. Inoltre, dal gennaio 2009, “in funzione dell’attuazione del federalismo fiscale”, gli studi di settore verranno elaborati anche su base regionale o comunale. La riforma sul federalismo fiscale, annuncia in tivu' il ministro Roberto Calderoli, sara' presentata in settimana ed esaminata in ottobre, con la legge finanziaria. Da ricordare infine che l’emendamento taglia-spese colpira' anche le consulenze e gli studi commissionati dalla Pubblica amministrazione, e in maniera ancor più netta le spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre e pubblicità: non potranno superare il 50 per cento della cifra stanziata nel 2007. Per le sponsorizzazioni il limite scende al 30 per cento.
I lavori in commissione Bilancio riprendono stasera, e il decreto approdera' in aula mercoledì.
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