Sugli accadimenti di Napoli che hanno visto un poliziotto indagato per omicidio colposo in quanto “atto dovuto”, si sta facendo un gran parlare. Oltre alle dinamiche, che sembrano essere abbastanza chiare, a colpire la difesa social in favore dell’agente che è stato costretto ad agire per evitare il disastro. Così anche Dagospia, riporta le parole del SAP espresse dal Segretario Generale Stefano Paoloni e dal Segretario Provinciale di Napoli Ernesto Morandini: «Siamo vittime dell’atto dovuto… è inconcepibile che ogni qualvolta vi sia l’uso delle armi, non venga fatta alcuna valutazione preliminare per determinare se l’uso sia stato più o meno legittimo». Sottolineando le parole di Paoloni: «L’atto dovuto non può essere un automatismo. Se si tratta di lesioni dolose è giusto colpire con l’avviso di garanzia, ma se sussiste una causa di giustificazione del reato, no».
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