Sap Sindacato Autonomo Polizia "Nella nostra autonomia, la vostra libertà"
  • Home
  • CHI SIAMO
    • Statuto Sap
    • STRUTTURA NAZIONALE
  • SUL TERRITORIO
  • Contratti
  • SAP FLASH
  • STAMPA
  • Contatti
  • Accedi
  • Cookie Info
☰
Sap Sindacato Autonomo Polizia
ISCRIVITI AL SAP
IL SAP FLASH
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE

Il Sap replica al giornalista di Vice: “Inaccettabile definirci parafascisti”

News 11 Agosto 2016
Redazione
879 views 5 mins 0 Comments
“L’accusa al Sap, definito ‘parafascista’ da Leonardo Bianchi di Vice Italia è inaccettabile”. Così in una nota Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia risponde alle parole del giornalista espresse durante la presentazione del concerto in ricordo di Federico Aldrovandi.

Bianchi ha definito il Sap e il Coisp sindacati “parafascisti”, attribuendo loro parte delle colpe per la mancata introduzione del reato di tortura in Italia.

“Ci siamo sentiti lesi e offesi poiché non ci riconosciamo affatto in quelle affermazioni: il Sap, fin dalla sua fondazione, è sempre stato un sindacato apolitico e apartitico. Ecco perché, tramite il nostro legale, abbiamo presentato querela al signor Bianchi” continua Tonelli secondo cui “oltre ad essere inaccettabile l’accusa di per sé, è disonesto anche il condescription dal quale è nata l’accusa stessa”. Anche il Coisp, il cui segretario nazionale Franco Maccari fa sapere che non intendere rispondere a “dichiarazioni sterili e inopportune”, ha dato mandato al proprio legale per valutare eventuali querele a carico del giornalista.

“La nostra discordanza sul ddl tortura – spiega il segretario generale – è una discordanza di merito, perché dietro la falsa bandiera di civiltà si nascondono gli ipocriti e i finti buonisti del partito dell’Antipolizia che portano avanti un mero manifesto ideologico contro le Forze dell’Ordine. In pratica: è una ‘truffaldineria’ in ordine terminologico e giuridico”. “Tra l’altro – aggiunge Tonelli – non è chiaro cosa abbia a che fare l’introduzione del reato di tortura con la morte del povero Federico Aldrovandi: in quel caso il reato venne giudicato colposo, quindi non volontario. La magistratura contabile, successivamente, con nuovi elementi forniti dal Sap, ha ritenuto opportuno, attraverso una sentenza in giudicato, chiarire che la responsabilità dell’evento siano da attribuire pressoché totalmente alla tecniche formative insegnate nelle Scuole di Polizia, che gli operatori hanno puntualmente applicato. Questo, tra l’altro, è stato riconosciuto pubblicamente anche dall’avvocato Anselmo, il legale della famiglia Aldrovandi”.

“Utilizzando termini quali ‘fascista’ o ‘parafascista’, ci sembra di tornare indietro nel tempo di oltre 40 anni, a quando se non la si pensava in un certo modo si veniva etichettati, sic et simpliciter, come dei fascisti. Ma essere fascisti significa negare totalmente il principio di democrazia e il rispetto delle idee altrui, come affermava lo stesso Voltaire. Ecco perché, a nostro avviso, sono le dichiarazioni dell’esponente di Vice Italia a farci precipitare in una condizione anti-democratica, dal momento che non ci ha neppure permesso il diritto di replica” continua Tonelli proponendo a Bianchi “un confronto pubblico, in piazza, magari proprio nel capoluogo estense, sul tema del reato di tortura”.

“Perché è vero, noi la pensiamo in maniera diversa rispetto a lui, questo è evidente; abbiamo acquistato delle pagine sulle più grandi testate nazionali per analizzare comma per comma e articolo per articolo il disegno di legge. Ma allo stesso tempo siamo stati proprio noi del Sap a proporre il posizionamento di telecamere su ogni divisa degli agenti, su ogni auto della Polizia e in ogni cella di sicurezza, per garantire la massima trasparenza delle operazioni di Polizia. Le nostre proposte il signor Bianchi le conosceva quando ci ha definito dei ‘fascisti’?”.
“Ma adesso il dado è tratto – conclude Tonelli – da oggi faremo in modo che tutti i cittadini italiani conoscano le nostre posizioni sul reato di tortura. E a quel punto, ne siamo certi, la brava gente di questo Paese si schiererà dalla nostra parte rendendosi conto di quanto sia fondamentale garantire alle Forze dell’Ordine, all’interno di uno Stato democratico, la possibilità di intervenire per salvaguardare i cittadini. Rinnoviamo l’invito al signor Bianchi: siamo disponibili a un confronto sul tema poiché riteniamo che ‘sparare a zero’ ed offendere senza ascoltare le ragioni della controparte sia una prerogativa di chi non ha argomentazioni…”.

l’articolo su Estense.com

TAGS:
PREVIOUS
Trasferimenti connessi al Giubileo della misericordia, la circolare ministeriale
NEXT
CYBERSECURITY, TONELLI: GOVERNO TAGLIA I FONDI ALLA POSTALE
Articoli collegati
27 Novembre 2019
IL POLIZIOTTO ASSOLTO: “GIUSTIZIA E’ STATA FATTA”
3 Febbraio 2023
OBBLIGHI CONTRIBUZIONE DURANTE PERIODO COLLOCAMENTO FUORI RUOLO PER ASSUMERE UN IMPIEGO O UN INCARICO TEMPORANEO PRESSO ISTITUZIONI DELL’UE – LA CIRCOLARE INPS
1 Aprile 2021
1981-2021: ESATTAMENTE QUARANT’ANNI FA L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE NR.121
2 Novembre 2022
POLIZIOTTA AGGREDITA A CATANIA, IL SAP RIBADISCE: DI FRONTE AL SENSO DI IMPUNITÁ SERVONO PENE PIÙ SEVERE
Leave a Reply

Fai clic qui per annullare la risposta.

Obiettivo SAP

Il SAP si propone di essere un ottimo strumento di collegamento fra i poliziotti e le Istituzioni da cui dipendono, un mezzo per far giungere agli organi legislativi e di governo le idee, le istanze e le proposte di chi opera in prima linea nella tutela della Sicurezza interna del Paese.

Filosofia SAP

Il SAP ritiene inoltre di essere un utile strumento di collegamento fra i poliziotti e l’opinione pubblica, un mezzo che permette di sviluppare con i cittadini quel dialogo a cui non si deve rinunciare, ma che la veste istituzionale non sempre facilita.

Sede principale

Via Cavour 256, 00184 Roma

Tel. 06.4620051

Info Mail

nazionale@sap-nazionale.org

nazionale@pec.sap-nazionale.org

Scroll To Top
© Copyright 2025 - Sap Sindacato Autonomo Polizia . Tutti i diritti riservati