IL SAP CON LA VEDOVA RACITI
(Adnkronos) – ROMA, 11 mag 2014 – “La querela della famiglia di Speziale alla vedova Raciti e’ un insulto non solo alla morte di Filippo ma a tutta la polizia”. Il segretario del Sap Gianni Tonelli non ci sta. E sta valutando la possibilita’ di costituirsi parte civile. “Noi siamo e restiamo senza se e senza ma dalla parte di Marisa Grasso. Antonio Speziale – afferma Tonelli – e’ stato condannato in via definitiva, dopo 3 gradi di giudizio, per omicidio preterintenzionale. Appena otto anni per la morte di un servitore dello Stato, una pena di per se’ ridicola sulla quale ben pochi si sono indignati. Se per un omicidio colposo non si e’ esitato a chiamare assassini dei poliziotti, non si capisce perche’ non possa essere definito tale un soggetto che, e’ bene ricordarlo, ha avuto anche altri precedenti penali”.
Se la famiglia di Raciti accettera’, prosegue Tonelli, “promuoveremo a titolo simbolico una raccolta fondi tra i nostri iscritti per esprimerle concreta vicinanza e solidarieta’. E con i nostri avvocati valuteremo pure se sara’ possibile costituirci parte civile e chiederemo un risarcimento che devolveremo ai parenti delle vittime del terrorismo, della mafia e della criminalita’”. (Adnkronos)
Il pezzo del TEMPO – 12 maggio
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