Al “collega” Cossiga, che sempre ha difeso la Polizia di Stato (anche recentemente con affermazioni forti e senza peli sulla lingua!), la Segreteria Generale del SAP augura ogni bene e rinnova i propri sentimenti stima e amicizia.
COSSIGA; 80 ANNI,COSA NON RIFAREI? PRESIDENTE REPUBBLICA/ANSA –
PRANZO IN CASA CON FAMILIARI, POI DJ IN RADIO E SUBITO AL LAVORO
(ANSA) – ROMA, 26 LUG – 'Che cosa non rifarei delle cose che ho fatto nella mia vita? Il presidente della Repubblica'. Lo dice il senatore a vita Francesco Cossiga nel giorno in cui festeggia il suo ottantesimo compleanno 'Il primo regalo – racconta, parlando con l'ANSA e con il TG1 – mi e' arrivato ieri dal Papa che, tramite il suo segretario, mi ha fatto avere un suo libro con una dedica autografa. Poi mi e' arrivato il messaggio del presidente Napolitano: malgrado sia nato a Napoli, il Capo dello Stato non ha creduto alla scaramanzia e mi ha fatto arrivare ieri i suoi graditi auguri. Decisamente scaramantico, invece, e' stato il presidente del Consiglio: Silvio Berlusconi e Gianni Letta dapprima volevano venirmi a trovare ieri, ma poi hanno pensato che portasse male. Verranno nei prossimi giorni a portarmi il loro regalo'.
Cossiga ha trascorso la giornata del suo compleanno a casa sua, rispondendo alle centinaia di telefonate e di biglietti augurali che gli sono pervenuti dall'Italia e dall'estero: dalle massime cariche dello Stato cosi' come da esponenti del mondo economico e finanziario e da semplici cittadini che ci hanno tenuto a farsi presenti per l'occasione.
All'ora di pranzo sono arrivati i parenti stretti ed il sacerdote della chiesa romana che il senatore a vita normalmente frequenta, per un pranzo familiare a base di risotto, cotolette, carciofi 'alla giudia', l'immancabile torta di compleanno con le candeline.
Subito dopo pranzo, l'irruzione' del giornalista Claudio Sabelli Fioretti, che era collegato con la trasmissione 'Un giorno da pecora' di Radiodue, che gli ha fatto ascoltare gli auguri di Giulio Andreotti, di Massimo D'Alema e di Valeria Marini; e, 'trasformandolo' nel 'Dj K', gli ha fatto 'lanciare' due brani: l'inno Sardo e 'Candle in the wind' di Elton John.
Nel giorno del compleanno, a Cossiga e' arrivata la nomina 'ad honorem' a commissario della Polizia di Stato: fino ad ora era 'solo' Capitano di Fregata della Marina militare, Operatore onorario di Consubim e Vicebrigadiere d'Onore dei Carabinieri.
Subito dopo pranzo il presidente emerito si e' messo al lavoro: per limare la dichiarazione di voto che terra' nell'Aula del Senato la prossima settimana per il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sul caso Eluana e per studiare le strategie che muoveranno la speciale Alta commissione per la riforma della Giustizia che il presidente del Consiglio Berlusconi lo chiamera' a presiedere.
Il compimento degli ottant'anni rappresenta anche il momento per fare bilanci. E Cossiga confessa che avrebbe voluto fare piu' a lungo il professore universitario (e' dovuto andare in pensione quando e' stato eletto al Quirinale) e che in fondo non avrebbe voluto fare il Capo dello Stato. 'Perche' – spiega – e' un grosso errore andare al Quirinale senza avere una grossa forza politica alle spalle, che ti sceglie con convinzione e non perche', come nel mio caso, ero l'unico che si poteva fare eleggere con i voti del Pci. Io al Quirinale sono stato a disagio: in fondo non ero il candidato della Dc che, infatti, da li a poco mi avrebbe mollato. E poi – conclude il senatore a vita – il Quirinale e' un posto noiosissimo: di questo ho avvisato anche Giorgio Napolitano e sua moglie'.
(ANSA).FLB 26-LUG-08 19:01
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