21 Novembre 2012
SICUREZZA: SINDACATI PS, GOVERNO VUOLE CHIUDERE 40 QUESTURE
IN CDM RIORGANIZZAZIONE UFFICI POLIZIA A SEGUITO TAGLIO PROVINCE
(ANSA) – ROMA, 21 NOV – Il Governo vuole chiudere circa 40 questure, tra le quali alcune che operano in territori ad alta densita’ mafiosa, come Crotone e Vibo Valentia. Lo affermano i sindacati di polizia Siulp, Sap, Ugl e Consap che preannunciano una denuncia ai ministri per comportamento antisindacale.
”Portare in Consiglio dei Ministri di questa settimana – spiegano i sindacati – l’ipotesi di regolamento che prevede la riorganizzazione dei presidi di polizia a seguito dell’accorpamento delle province su cui anche esponenti dello stesso governo hanno dichiarato l’impossibilita’ di dare attuazione e nel quale l’unica cosa certa oggi e’ la chiusura di circa 40 questure e il taglio del diritto alla sicurezza dei cittadini, e’ politicamente miope e proceduralmente scorretto”.
Ad oggi, accusano i sindacati, ”non siamo ancora stati sentiti ne’ informati, come prevede la legge, su come il ministro intende intervenire per effetto della chiusura delle province tanto che l’incontro in merito e’ stato fissato per il 27 novembre. Se il provvedimento dovesse approdare al Consiglio dei Ministri prima di quel confronto – concludono – non ci resterebbe che mettere in atto una mobilitazione generale a tutela del diritto alla sicurezza dei cittadini oltre che attivare la procedura per attivita’ antisindacale nei confronti di chi, non rispettando la norma, adotta un provvedimento senza confronto con il sindacato, che e’ l’unica vera voce dei lavoratori”. (ANSA)
NE 21-NOV-12 17:11
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IN CDM RIORGANIZZAZIONE UFFICI POLIZIA A SEGUITO TAGLIO PROVINCE
(ANSA) – ROMA, 21 NOV – Il Governo vuole chiudere circa 40 questure, tra le quali alcune che operano in territori ad alta densita’ mafiosa, come Crotone e Vibo Valentia. Lo affermano i sindacati di polizia Siulp, Sap, Ugl e Consap che preannunciano una denuncia ai ministri per comportamento antisindacale.
”Portare in Consiglio dei Ministri di questa settimana – spiegano i sindacati – l’ipotesi di regolamento che prevede la riorganizzazione dei presidi di polizia a seguito dell’accorpamento delle province su cui anche esponenti dello stesso governo hanno dichiarato l’impossibilita’ di dare attuazione e nel quale l’unica cosa certa oggi e’ la chiusura di circa 40 questure e il taglio del diritto alla sicurezza dei cittadini, e’ politicamente miope e proceduralmente scorretto”.
Ad oggi, accusano i sindacati, ”non siamo ancora stati sentiti ne’ informati, come prevede la legge, su come il ministro intende intervenire per effetto della chiusura delle province tanto che l’incontro in merito e’ stato fissato per il 27 novembre. Se il provvedimento dovesse approdare al Consiglio dei Ministri prima di quel confronto – concludono – non ci resterebbe che mettere in atto una mobilitazione generale a tutela del diritto alla sicurezza dei cittadini oltre che attivare la procedura per attivita’ antisindacale nei confronti di chi, non rispettando la norma, adotta un provvedimento senza confronto con il sindacato, che e’ l’unica vera voce dei lavoratori”. (ANSA)
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