Capo Polizia non scusabile per non aver verificato i documenti
Roma, 21 gen. (AdnKronos) – Il Sap torna a difendere il poliziotto sospeso con l’accusa di aver descritto l’inadeguatezza dell’equipaggiamento delle forze dell’ordine mostrando in una trasmissione televisiva materiale non più in uso. ”
E’ una situazione veramente vergognosa perché con false motivazioni il poliziotto è stato sospeso dal servizio”
, ha detto all’Adnkronos il segretario del sindacato Gianni Tonelli, dopo la conferenza stampa in cui ha annunciato di aver denunciato, tra gli altri, il Capo della Polizia Alessandro Pansa, il questore di Roma, Nicolò Marcello D’Angelo.
Tonelli, che ha avviato uno sciopero della fame, ha anche annunciato per la prossima settimana una iniziativa davanti al palazzo del Quirinale per sollecitare il Capo dello Stato sulla vicenda e sul tema della sicurezza dei cittadini. ”
Manifesteremo – ha spiegato- per la sicurezza della brava gente e contro la debilitazione dell’apparato della sicurezza, contro la repressione delle libertà costituzionali contro la persecuzione di poliziotti cittadini. La verità non è un reato”
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Oggi -ha spiegato- abbiamo mostrato le prove inequivocabili e incontrovertibili, tra l’altro di fonti interne oltre che testimonianze di colleghi scritte, dell’innocenza del collega”
. In tutti gli atti, comprese le relazioni del dirigente del commissariato, ”
si rileva che il materiale mostrato dal collega in Tv era in uso. Il decreto di sospensione si basa su considerazioni che non coincidono con la realtà. Un mese e 10 giorni fa – sottolinea Tonelli- ho affermato che la dichiarazione alla base della sospensione era falsa, però in un mese e 10 giorni vi è una colpevolezza inescusabile sotto il profilo morale e giuridico da parte del vertice del dipartimento che non ha verificato la documentazione”
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Il problema è uno, il Sap ha dato troppo fastidio in due anni. Da due anni – sottolinea il segretario generale Tonelli- stiamo dimostrando che i tagli stanno debilitando l’apparato della sicurezza. E questo pone in capo a chi ha il compito di dirigere l’amministrazione e a livello di governo, delle responsibilità accresciute soprattutto dopo i fatti di Parigi, e dopo il montare della minaccia terroristica dell’Isis. Ci vogliono chiudere la bocca. L’attacco è al Sap e alla sua credibilità, ci è stato detto che tarocchiamo gli elementi di lamentela mentre invece tutti sappiamo che in Italia la situazione è questa”
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Se la polizia fosse una fabbrica sotto questo profilo sarebbe chiusa, perché siamo totalmente fuori norma. Il nostro collega, rappresentante sindacale, ha denunciato questioni che riguardano la formazione di piena competenza sindacale e le dotazioni che incidono direttamente sulla sicurezza. Il problema non è quindi nostro ma riguarda le libertà fondamentali del nostro Paese. Adesso verifichiamo cosa accadrà nei prossimi giorni dopo questa denuncia, perché il mio convincimento è che l’imput di sospendere il collega sia arrivato dal livello politico”
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