(ANSA) – MODENA, 20 FEB – La risposta alla 'diffusa domanda di sicurezza', secondo il capo della polizia, prefetto Manganelli, non puo' essere la militarizzazione. 'Secondo me la militarizzazione genera le paure – ha rimarcato Manganelli, nel corso di un convegno sulla videsorveglianza organizzato dall'universita' di Modena – In un paese blindato viviamo impauriti, non rassicurati'. Per il capo della Polizia 'questo e' un periodo in cui ci allarma il lavavetri, che e' un rispettabile allarme, ma attenzione a ricondurre sempre l'incertezza agli effettivi fatti di cronaca'.
(ANSA)
KUC/GG 20-FEB-09 12:01
MANGANELLI: CITTA' MILITARIZZATE GENERANO PAURA
(DIRE) Modena, 20 feb. – “Le incertezze e le paure di oggi non sono riconducibili al concetto tradizionale di criminalita'”.
Cosi' il capo della Polizia, Antonio Manganelli, interviene da Modena sul tema della percezione comune della pubblica sicurezza.
“Statisticamente, infatti, l'Italia non ha ragione di sentirsi insicura- prosegue Manganelli- il nostro paese ha la memoria corta”. Perche' “se si guarda ai macro-periodi allora emerge che molto recentemente siamo stati l'Italia travolta dalla mafia, dal terrorismo e dai sequestri”. Proprio riguardo ai sequestri il capo della Polizia ricorda come “negli anni Settanta ci fu addirittura un anno in cui ne avvennero 77”.
Riguardo all'attualita', Manganelli prosegue sostenendo che “oggi si crea allarme per i lavavetri, ma dobbiamo fare attenzione a ricondurre l'insicurezza alla sola criminalita'”. E' vero d'altro canto che “alla percezione comune non si puo' rispondere con le statistiche” infatti “non si vince la paura con il richiamo burocratico”. Inoltre “non possiamo militarizzare le citta'-sostiene Manganelli- perche' militarizzare significa creare paura”. Un paese blindato “genera insicurezza”. La risposta da dare “e' complessa e- precisa Manganelli- deve puntare al prosciugamento del degrado e dell'illegalita'”. In questa direzione “la ricetta e' la sicurezza partecipata ovvero una sicurezza civica a favore della tranquillita' sociale”.
Manganelli termina spiegando come la sicurezza partecipata “si attua mettendo in comune tutte quelle risorse istituzionali e non che possono dare un contributo”. A titolo d'esempio il capo della Polizia porta “le associazioni antiracket e antiusura. Due fenomeni che si affrontano in virtu' della collaborazione e del potersi difendere tra gli stessi cittadini”.
(Vek/Dim/ Dire) 12:20 20-02-09
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