Divisa indossata da Salvini, Tonelli: è una polemica strumentale
Tonelli poi continua: «Mi piacerebbe che anche altri esponenti della politica italiana, come il senatore Manconi o la presidente della Camera Boldrini, gli stessi che a volte sembrano avere una “allergia” nei confronti della forze dell’ordine, potessero indossare una maglia con i colori della polizia e salire su un palco. Tuttavia è bene ricordare che non è la prima volta che alcune divise vengano indossate da esponenti del mondo politico». Tonelli ricorda quando il premier Renzi indossò «quella dell’Esercito: non mi sembra si sia sollevato questo vespaio. E quando l’ex capo della polizia Pansa, nel corso di una conferenza stampa, regalò a Marcello Lippi, ponendoglielo sul capo, un berretto con i fregi della polizia, quelli registrati alla Convenzione di Parigi? La polemica strumentale e inopportuna, nasce solo perché a indossare la maglia della polizia è stato Salvini. La “scritta” polizia non è un marchio registrato, come lo sono invece i fregi e gli stemmi araldici». Per Tonelli «il fatto che alcuni sindacati, tra cui la Cgil, abbiano puntato il dito contro il leader leghista è scontato, fa parte del loro background storico e culturale; la Cgil, ad esempio, è un sindacato politicamente schierato». Infine il segretario generale del Sap si chiede: «Se la divisa l’avesse indossata l’onorevole Fiano, o la Camusso o l’onorevole Zanda, l’opinione pubblica avrebbe mostrato altrettanta veemenza e criticità?».
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