I ministri del nuovo Governo: Roberto Maroni all'Interno

I ministri del nuovo Governo: Roberto Maroni all’Interno

Per la prima volta nella storia della Repubblica, la lista dei ministri e’ stata resa nota dal premier in pectore Silvio Berlusconi subito dopo il conferimento dell’incarico di formare...
Per la prima volta nella storia della Repubblica, la lista dei ministri e’ stata resa nota dal premier in pectore Silvio Berlusconi subito dopo il conferimento dell’incarico di formare il nuovo Governo da parte del presidente Giorgio Napolitano. Gianni Letta sara’ sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

I MINISTRI DEL NUOVO GOVERNO

Ministri con portafoglio
Esteri: Franco Frattini;
Interno: Roberto Maroni;
Giustizia: Angelino Alfano;
Economia: Giulio Tremonti;
Difesa: Ignazio La Russa;
Sviluppo economico: Claudio Scajola;
Pubblica istruzione: Maria Stella Gelmini;
Politiche agricole: Luca Zaia;
Ambiente: Stefania Prestigiacomo;
Iinfrastrutture: Altero Matteoli;
Welfare: Maurizio Sacconi;
Beni culturali: Sandro Bondi.

Ministri senza portafoglio
Riforme: Umberto Bossi;
Semplificazione: Roberto Calderoli;
Attuazione Programma: Gianfranco Rotondi;
Politiche Comunitarie: Andrea Ronchi;
Pari Opportunità: Mara Carfagna;
Affari regionali: Raffaele Fitto;
Politiche giovanili: Giorgia Meloni;
Rapporti con parlamento: Elio Vito;
Innovazione: Renato Brunetta.


GOVERNO: MARONI, CHI E’ IL MINISTRO DELL’INTERNO /ANSA
(ANSA) – ROMA, 7 MAG – Roberto Maroni, che torna al ministero dell’interno dopo la breve esperienza del 1994, e’ uno dei dirigenti storici della Lega ed uno degli uomini piu’ vicini ad Umberto Bossi.
Nato a Varese il 15 marzo 1955, sposato e padre di tre figli, e’ avvocato di professione, e suonatore di sassofono per diletto. Comincia la carriera politica con l’elezione al consiglio comunale di Varese nel 1990, poi passa alla Camera nel 1992 e diventa capogruppo leghista nel 1993.
Nel primo governo Berlusconi e’ ministro dell’interno e vice presidente del consiglio. Vive un momento di isolamento nella Lega quando Umberto Bossi decide la rottura dell’alleanza con Berlusconi, ma nel 1996 viene rieletto e vive da protagonista la stagione della ‘secessione’ della Padania, poi quella della ricomposizione dell’alleanza col centro destra.
Con la vittoria della Cdl nel 2001, assume l’incarico di ministro del lavoro, che tiene fino al 2006, e porta all’approvazione la riforma delle pensioni e la ‘legge Biagi’ dedicata al giurista assassinato dalle Br che era il capo dell’ufficio legislativo del suo ministero. Nella legislatura appena trascorsa era il capogruppo della Lega alla Camera.
(ANSA) GRZ 07-MAG-08 20:32


Le immagini della nuova squadra di Governo
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