Il 4 Ottobre 2019, due poliziotti vengono uccisi in un corridoio della Questura di Trieste da un dominicano, Alejandro Stephan Meran. Pierluigi Rotta, agente scelto di 34 anni, e Matteo Demenego, agente di 30 anni, non solo hanno perso la vita, ma oggi muoiono per una seconda volta.
Questo perché l’uomo che ha operato lo scellerato gesto, togliendo la vita a due servitori dello Stato, secondo una perizia disposta dal giudice, è stato dichiarato incapace di intendere, quindi è sfuggito al processo che avrebbe dovuto metterlo sul banco degli imputati e che lo vede assolto semplicemente con 30 anni di misura di sicurezza.
“Certo è, che non intendiamo sostituirci ai periti o ad altri, ma vi sono dei dati inconfutabili raccontati dalle immagini di una parte dell’evento, che sono stati visibili non solo agli addetti lavori ma che hanno fatto il giro di internet, palesando che l’imputato si muovesse con determinazione e lucidità criminale”. Un fatto talmente evidente, da non poter essere celabile dice Paoloni.
Amare le parole di Lorenzo Tamaro Segretario Provinciale SAP Trieste: “Questa vicenda ha creato una gravissima ferita non solo per la gente, ovviamente per i poliziotti, per i familiari. Una ferita aperta e questo andamento porta riaprirla in maniera molto profonda”, che in rappresentanza del Sindacato Autonomo di Polizia non ha mai mancato un appuntamento o un’udienza, dimostrando sentita vicinanza alle famiglie e ad una battaglia che non è finita come si sperava.
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