(ANSA) – ROMA, 23 APR – Nel corso della direzione del Pdl il presidente della Camera Gianfranco Fini ha posto 'questioni giuste', perche' chi governa 'non deve procedere come un bulldozer' confrontandosi 'con chi esprime un dissenso non ideologico ma fattuale'. Lo afferma il segretario del Sindacato autonomo di polizia (Sap) Nicola Tanzia chiedendo al governo un 'cambiamento di passo' nelle politiche sulla sicurezza.
Fini, dice Tanzi, 'ha sollevato questioni relative alla politica economica e sociale del governo e, in particolare ai rapporti di forza con la Lega Nord che, ad avviso di Fini, sarebbe in grado di ottenere dal ministro Tremonti e dall'esecutivo risorse negate ad altri settori'. E' 'impossibile – dice il Sap – non leggere, in questo passaggio, un riferimento anche alle problematiche del nostro comparto'.
Il Pdl infatti 'dopo aver vinto le elezioni anche grazie ai voti di tanti poliziotti, sembra aver smarrito la capacita' di tenere fede agli impegni presi con gli appartenenti alle forze dell'ordine che dal dicembre 2007 aspettano un contratto decente, che non vogliono perdere i circa 600 milioni gia' accantonati per il riordino delle carriere e che, dopo una vita di sacrifici, pretendono di andare in pensione in maniera dignitosa'.
Dunque il governo attui un 'cambio di passo sostanziale sulle politiche della sicurezza, che non possono essere un mix di propaganda localistica e istinti militareschi ma devono tendere ad una reale valorizzazione delle forze dell'ordine a carattere nazionale'. (ANSA) GUI 23-APR-10 14:34
Apc-Pdl/ Sap: Fini pone questioni giuste, governo cambi passo
Il sindacato autonomo di polizia con il presidente della Camera
Roma, 23 apr. (Apcom) – “Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il cui spessore politico e' noto e che ricordiamo con piacere durante il precedente Esecutivo Berlusconi, quando da vicepremier contribui' a regalarci un buon contratto, oltre alla legge sui parametri, ha sollevato nel corso della direzione nazionale del Pdl alcune questioni relative alla politica economica e sociale del Governo. Ci ha colpito, in particolare, la sottolineatura dei rapporti di forza con la Lega Nord che, ad avviso di Fini, sarebbe in grado di ottenere dal ministro Tremonti e dall`Esecutivo risorse negate ad altri settori.
Impossibile non leggere, in questo passaggio, un riferimento anche alle problematiche del nostro Comparto”. E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia, nell'editoriale dell'house organ che sara' in distribuzione da lunedi' 26 aprile presso tutte le questure, i commissariati, i reparti e gli uffici.
“Le convulse fasi politiche degli ultimi giorni – dice Tanzi – che seguiamo con attenzione per le loro possibili ripercussioni sull`attivita' di Governo in un momento in cui sono tanti i temi caldi sul tappeto per quel che riguarda il Comparto Sicurezza, hanno rappresentato sicuramente una bella lezione di democrazia e una 'sveglia' per questa maggioranza, per il Pdl in particolare, che dopo aver vinto le elezioni, anche grazie ai voti di tanti colleghi, mai dimenticarlo!, sembra aver smarrito la capacità di tenere fede agli impegni presi, soprattutto con le migliaia e migliaia di appartenenti alle forze dell`ordine che dal dicembre 2007 aspettano un contratto decente, che non vogliono perdere i circa 600 milioni gia' appostati per il riordino delle carriere e che, dopo una vita di sacrifici, pretendono di andare in quiescenza con una pensione dignitosa: per questo e' indispensabile avviare al piu' presto i tavoli della previdenza complementare”.
“Noi crediamo – sottolinea ancora il segretario generale del Sap – come operatori di Polizia e come soggetto di rappresentanza che puo' contare sulla forza di circa 20mila aderenti, che una maggiore democrazia interna nel principale partito del Paese sia un segno di maturita' della nostra classe politica e non una regressione. E pensiamo che chi ha l`onere e l`onore di governare l`Italia non debba procedere come un bulldozer, ma confrontarsi concretamente pure con chi esprime un dissenso che non e' ideologico, ma fattuale. Un dissenso che piu' provenire da una minoranza dello stesso partito, ma anche da un attore sociale come il sindacato autonomo che pretende dall`attuale Esecutivo, sempre memore degli sfaceli del Governo Prodi, un cambio di passo sostanziale sulle politiche della sicurezza, che non possono essere un mix di propaganda localistica e istinti militareschi, ma che devono tendere – nell`anno che precede il trentennale della nostra gloriosa Legge 121/81 – ad una reale valorizzazione delle Forze dell`Ordine a carattere nazionale”.
“Anche per questo – chiosa il leader del Sap – abbiamo apprezzato la presa di posizione del premier Berlusconi che ha recepito la proposta del presidente Fini di chiarire definitivamente, prima dell`avvio concreto del cosiddetto 'federalismo', le competenze delle regioni, quindi pure per quel che riguarda la sicurezza, nell`ambito di una possibile, ulteriore riforma del titolo V della Costituzione”. Red/Luc 231439 apr 10
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